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Milano: cane resta senz'acqua e si lancia dal balcone

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A Milano, un cane che rimane senza acqua e senza cibo, quindi stremato e stanco, si lancia dal balcone morendo sul colpo.

Il gesto di questo cane, per via della mancanza di cibo e di acqua, commuove e lascia basiti. Il fatto è avvenuto a Milano, per la precisione in Via Abbadesse. Un cane, lasciato da solo sul balcone, senza acqua e cibo, stremato, decide di suicidarsi gettandosi dal balcone del terzo piano. Il cane si è lanciato dal terzo piano nel cortile di un condominio. Il cane era stato affidato dalla sua proprietaria ad una amica per un paio di giorni.

In base a quanto si racconta, sembrerebbe che sul terrazzo ci fosse una porta finestra socchiusa in modo che il cane potesse entrare in casa. Peccato che davanti alla porta finestra ci fosse uno stendibiancheria che avrebbe impedito al cane di entrare e quindi abbeverarsi e ripararsi dal caldo. Per questo, il cane, essendo in una casa non sua, in un ambiente non suo, stremato da non poter dissetarsi, ha deciso di lanciarsi dal balcone morendo sul colpo.

Quando il cane si è lanciato non era presente nessuno in quel momento e la polizia, appena arrivata, non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’animale e, di conseguenza, portare via la sua carcassa. L’autopsia a cui il cane sarà sottoposto verificheranno quali sono state le cause del decesso. Verificheranno se l’animale è morto per il trauma subito e se tra le cause vi è anche la disidratazione. Una vera e propria tortura per questo animale, il quale nonostante i guaiti per attirare l’attenzione dei vicini, stanco e stremato, si è suicidato lanciandosi dal balcone.

Un altro fatto del genere, molto simile, è accaduto in Spagna, dove i proprietari dell’animale sono stati denunciati per maltrattamento e abusi di animale. Oltre a queste storie davvero terribili, bisogna ricordarne anche un’altra a lieto fine. Il fatto si svolge a Milano, in Viale Monza. Il continuo abbaiare del cane ha portato i residenti della zona ad allarmare la polizia e rendersi conto di cosa stava succedendo. Il cane era rinchiuso da tantissimo tempo, per la precisione tre giorni, nell’appartamento. La polizia, appena allertata, ha provato a contattare l’affittuario, ma non trovandolo, ha contattato il proprietario di casa che è riuscito ad aprire la porta all’animale. Il cane stava bene. Le sue condizioni erano buone e aveva anche cibo e acqua. Il cane, a differenza di quanto si pensava, non è stato abbandonato, ma il suo proprietario torna a casa solo tardi dal lavoro e quindi non può occuparsene prima.

Due storie diverse con un finale diverso. La storia del cane che, stremato, si lancia dal balcone, è un esempio di crudeltà e di mancanza di rispetto nei suoi confronti.