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Gli M&M's: la storia dei cioccolatini più famosi dagli anni '50

M&M's

In principio c’era solamente l’impero degli Smarties e questi nei loro tubetti, poi in seguito vi fu lo sbarco delle M&M’s con i loro particolari sacchetti

Gli M&M’s non sono altro che dei confetti di cioccolato. Questi ultimi sono ricoperti di glassa colorata. Hanno impressa una lettera “m”, prodotti dalla Mars, Incorporated. Questi particolari cioccolatini sono stati introdotti nel mercato nel 1954. E questo nonostante il marchio “M&M’s” fosse stato creato già nel 1941. È bene ricordare che esistono diversi varianti di questo prodotto, fra i quali gli M&M’s al cioccolato al latte, al burro di arachidi, la cioccolato bianco, alle arachidi, al cioccolato alla menta. E poi, al cioccolato fondente, al riso soffiato, alle mandorle, alla vaniglia, al cioccolato all’arancia e altre ancora. All’inizio i colori in cui venivano prodotti questi cioccolatini erano il giallo, l’arancione, il rosso, il viola, il verde, il marrone. A tutti questi nel 1995 si aggiunse il blu.

Altri particolari sui cioccolatini

Nel 1940 il viola venne sostituito dal beige, poi in seguito sostituito dal blu nel 1995. La Mars decise di lanciare anche un innovativo concorso per il nuovo colore. La scelta era fra il turchese, il rosa e il porpora; questo intorno al 2002. A questo riguardo è bene ribadire che il porpora vinse il concorso, ma scomparve poco tempo dopo.
La particolare lettera “m” che compare su ogni M&M non è altro che un colorante vegetale stampato con un processo del tutto simile a quello della stampa offset.

Altri dettagli sugli M&M’s

Questi famosissimi cioccolatini hanno ben due mascotte. Queste ultimi sono state realizzate in grafiche su PC particolari, simili a quelle che compaiono negli spot pubblicitari, in genere a fianco del testimonial “umano” di turno.
Le due mascotte non sono altre che il sarcastico “Red” (che è stato doppiato in originale prima da Jon Lovitz e successivamente da Billy West. Invece in italiano da Pietro Ubaldi), M&M di colore rosso, e poi “Yellow”. Quest’ultimo è stato doppiato in originale all’inizio da John Goodman e successivamente da J. K. Simmons in italiano da Giorgio Melazzi), M&M’s di colore giallo.
Negli USA per promuovere in maniera efficace le diverse varianti prodotte sono stati introdotti anche altri personaggi, come per esempio: “Green” (Cree Summer), “Blue” (Robb Pruitt), e “Orange” (Eric Kirchberger).
M&M's

La diffusione di questi favolosi cioccolatini

L’indovinello è semplice: cos’è quella cosa che la potete trovare tranquillamente in ogni parte del mondo e perfino nello spazio immenso…ma non in Svezia? La risposta è molto semplice: sono le M&M’s!
Molte persone saranno rimaste di sasso e questo perché ignoravano la risposta. In questi casi si può dire che hanno fatto la classica figura del cioccolatino. La loro mente sarà rimasta bloccata su quelle speciali pepite di nocciola rigorosamente ricoperte di cioccolato.

Gli altri cioccolatini presenti sul mercato

Inizialmente esistevano solamente gli Smarties (nei loro caratteristici tubetti), ma poi proprio negli anni ’80 arrivò lo sbarco delle M&M’s. queste ultime nei loro sacchetti colorati, che in poco tempo riuscirono ad imporsi in maniera vistosa ed impensabile. In pratica: conquistarono il territorio.
Supponiamo che avete in mente l’idea di andare in Svezia e di comprarvi un pacchetto di quelle noccioline cioccolatose…ebbene non potreste farlo. La domanda sorge spontanea: per quale motivo? È bene ricordare che la Mars (l’impresa che produce lo snack) ha perso una battaglia legale nei confronti della Marabou (che è una tavoletta di cioccolato prodotta dalla Mondelez). E questo per il motivo che la “M” minuscola che si trova nel dolce statunitense è “molto simile a quella utilizzata in quello svedese”.
M&M's

Gli M&M’s sono utilizzati anche dagli astronauti

Dagli anni ‘80 in poi anche gli astronauti (in ogni missione spaziale) hanno mangiato gli M&M’s. Questi ultimi sono diventati parte integrante del menù. A questa cosa nel corso del tempo non è stata data la giusta risonanza mediatica. L’astronauta Neil Armostrong affermava che questo è un piccolo passo per l’essere umano, un grande boccone per l’umanità.