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Moody's conferma il rating dell'Italia e migliora l'outlook: Giorgetti esulta

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Moody's si unisce a Fitch e S&P Global Ratings nel riaffermare il rating investment-grade dell'Italia nelle ultime settimane

L’agenzia di rating statunitense Moody’s ha confermato il rating dell’Italia a Baa3 e ha passato l’outlook del Paese da “negativo” a “stabile“, citando i suoi significativi punti di forza economici.

Moody’s conferma il rating dell’Italia

La decisione di cambiare l’outlook da negativo a stabile riflette un consolidamento delle prospettive per la forza economica del Paese, la salute del settore bancario e le dinamiche del debito pubblico” ha dichiarato la società in un comunicato. La scelta di mantenere il rating dell’Italia al di sopra dello status di “junk” è sostenuta dai “significativi punti di forza economici, tra cui il robusto settore manifatturiero, l’elevata ricchezza delle famiglie e il basso indebitamento del settore privato“. Anche Fitch e S&P Global Ratings avevano confermato il rating investment-grade dell’Italia nelle ultime settimane, fornendo una spinta fondamentale per i piani economici del governo.

Soddisfazione da parte dell’Italia

Accolgo con grande soddisfazione la decisione di questa sera” le parole del ministro dell’Economia Giancarlo GiorgettiÈ la conferma che, nonostante le molte difficoltà, stiamo lavorando bene per il futuro dell’Italia“. Nonostante il passato radicale degli alleati di governo, Giorgia Meloni ha promesso di seguire un percorso di responsabilità di bilancio. A settembre, però, Roma ha alzato le sue previsioni di deficit, per riflettere un piano di finanziamento per mantenere la promessa elettorale di tagliare le tasse alle famiglie con i redditi più bassi. Ciò ha scatenato un’immediata reazione dei mercati. I tassi di prestito decennali sono saliti bruscamente, con il divario tra i tassi italiani e quelli tedeschi, il cosiddetto spread, che ha temporaneamente superato i 210 punti.

I piani del governo

Il deficit pubblico per il 2023 è ora previsto al 5,3% del PIL, dal 4,5% precedentemente annunciato, e raggiungerà il 4,3% nel 2024. Secondo i piani di palazzo Chigi, solo nel 2026 il deficit dovrebbe scendere al di sotto della soglia del 3% stabilita dalle regole di spesa dell’UE. Martedì Giorgetti ha avvertito che potrebbe rivedere al ribasso le sue previsioni di crescita per il 2023, attualmente pari allo 0,8%, in un contesto di tassi di interesse elevati. Nell’agosto 2022, dopo la caduta del governo di Mario Draghi, Moody’s aveva assegnato al rating Baa3 dell’Italia un outlook negativo, citando “rischi politici” che impedivano l’attuazione di riforme strutturali. Oggi la società americana ha dichiarato che “le prospettive economiche cicliche di medio termine continuano a essere sostenute dall’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“, aggiungendo che “i rischi per le forniture energetiche sono diminuiti, in parte grazie alla forte azione politica del governo“.