Riccardo Amato Il tragico dato dell’Inail sui primi sette mesi del 2023: le denunce per morti sul lavoro sarebbero quasi 600. Oltre 340mila quelle per infortunio.
Quasi 600 morti e oltre 340mila infortuni sul lavoro nel 2023
Gli incidenti sul lavoro sono un grosso problema per l’Italia, e l’ultimo dato a riguardo diffuso dall’Inail – Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro – ne è la riprova.
Nei primi sette mesi del 2023, sono state 559 le morti (in calo dell’1,8% rispetto ai 569 casi nello stesso periodo del 2022). Le denunce di infortunio sul lavoro, invece, sono state 344.897 (in calo del 21,9% rispetto alle 441.451 del periodo gennaio-luglio 2022). Nonostante il miglioramento rispetto allo scorso anno, sono numeri ancora molto alti.
Lo studio dell’Inail
Questi dati sono emersi dall’ultimo aggiornamento degli open data dell’Istituto pubblicato sul sito.
Piccola specifica: dei casi mortali denunciati, 430 sono in occasione di lavoro, mentre 129 sono definiti “in itinere“, ovvero avvenuti nel tragitto casa-lavoro o viceversa.
Inoltre, la maggior parte dei decessi si è verificata nella gestione industria e servizi, che raggruppa i settori più rischiosi. Questi comprendono 484 sulle 559 totali.
