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Morti sul lavoro: perdono la vita due operai al Petrolchimico di Priolo Gargallo

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In Italia si muore ancora di lavoro, e protagonista dell'ennesima tragedia, continua ad essere il Polo Petrolchimico del triangolo industriale Priolo-Melilli-Augusta, dove hanno perso la vita due giovani operai, caduti inavvertitamente in un pozzetto. Uno dei due è precipitato per primo mentre l...

In Italia si muore ancora di lavoro, e protagonista dell’ennesima tragedia, continua ad essere il Polo Petrolchimico del triangolo industriale Priolo-Melilli-Augusta, dove hanno perso la vita due giovani operai, caduti inavvertitamente in un pozzetto.

Uno dei due è precipitato per primo mentre l’altro sarebbe caduto, dopo avere tentato di salvare il collega, cercando di afferrarlo prima dell’impatto con il suolo. L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle ore 11 di mercoledi 9 settembre, mentre erano al lavoro nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo a Siracusa Salvatore Pizzolo (37 anni) e Michele Assente (33 anni). I due operai erano intenti a svolgere lavori di manutenzione alla rete fognaria nell’impianto di etilene della Versalis, azienda del gruppo Eni.

Ancora in via di accertamento le cause dell’incidente mortale. E’ probabile, secondo indiscrezioni diffuse nelle ultime ore, che i due operai stessero cercando di posizionare una telecamera in un pozzetto di dimensioni ridotte, 40 centimetri circa per lato. I colleghi e gli addetti alla sicurezza, accortisi dell’impatto con il pozzetto dei due operai, hanno provato a rianimarli con un massaggio cardiaco ma le conseguenze dell’impatto e le esalazioni provenienti dal pozzetto, non hanno lasciato scampo ai due giovani operai. Adesso la magistratura sta effettuando i rilievi necessari a ricostruire la dinamica, al fine di accertare eventuali violazioni alle comuni regole di sicurezza, disponendo il sequestro dell’area.

Intanto, dopo avere appreso del sinistro mortale i sindacati hanno disposto per il 10 settembre lo sciopero generale di tutta la zona industriale, con appuntamento alle ore 6.30 davanti alla portineria centrale del polo petrolchimico.

E’ stata richiesta la convocazione urgente di un tavolo di sicurezza, da parte dei sindacati Cgil, Cisl e Uil al prefetto Armando Gradone, con la presenza di tutte le aziende che operano nell’indotto. “Ci stringiamo forte alle famiglie. Ancora una volta si tratta di una tragedia annunciata vista la continua assenza di controlli nell’assegnazione degli appalti”, e quanto affermato da Claudio Barone, segretario della Uil Sicilia, ed Emanuele Sorrentino della Uiltec.