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Morto a 72 anni il vignettista Vincino. Il ricordo di Vauro

vincino

Morto a 72 anni il vignettista de Il Foglio Vincenzo Gallo, noto come Vincino. In gioventù militò in Lotta Continua e nel 2011 ridondò Il Male.

Vincenzo Gallo, meglio noto come Vincino il “vignettista dai facili costumi”, è morto martedì 21 agosto 2018. Lo ricorda Il Foglio, con cui collaborava dalla fondazione, ed ovviamente l’amico Vauro Senesi con cui nel 2011 aveva rifondato la storica rivista di satira Il Male.

Vincino il vignettista dai facili costumi

“Oggi (21 agosto 2018, ndr) se n’è andato un pezzo della famiglia del Foglio. Vincenzo Gallo, per tutti Vincino, era malato da tempo ed è morto a Roma. Aveva 72 anni” annuncia tristemente il quotidiano diretto da Claudio Cerasa. “Era al Foglio da quando il quotidiano è nato, ventidue anni fa. – viene ricordato – Ha disegnato per noi fino all’ultimo giorno”. “Giuliano Ferrara, poco più di un mese fa, aveva scritto un ritratto di Vincino per presentare il suo ultimo libro, un’autobiografia che è ‘uno sghembo manuale di satira, un flusso d’incoscienza, un’autobiografia oscena e candida’” si sottolinea infine.

Vincino si amava definire “vignettista dai facili costumi”, forse perché con i suoi disegni ha evidenziato le contraddizioni, i vizi e le ipocrisie dei nostri tempi sia quando militava in Lotta Continua sia quando è approdato, appunto, a Il Foglio.

Prima ancora, Vincino (che ha seguito come disegnatore il processo sulla strage di viale Lazio) ha collaborato con l’Espresso, l’Unità, il Manifesto e per lungo tempo con il Corriere della Sera. Negli ultimi anni della sua carriera il vignettista ha lavorato però anche per Vanity Fair e Radio Radicale.

L’amicizia con Vauro

Con Vauro Senesi rifonda invece nel 2011 la storica rivista di satira Il Male, che ha però chiuso le pubblicazioni nel 2013. Ovviamente Vauro lo saluta con una vignetta dove si vede lui piangente con la matita in mano che dice: “Hai disegnato i grandi mostri della politica italiana e mi hai lasciato solo con i mostriciattoli. Ciao Vincino amico mio”.