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Nato, le spese militari dell'Italia sono troppo basse

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L'Italia non raggiunge il 2% del Pil per le spese militari: è la quota che viene richiesta dalla Nato

Ci aspettiamo che 18 Paesi riusciranno a spendere almeno il 2% del Pil nella difesa. Sarebbe un record e un aumento di 6 volte rispetto al 2014 quando solo tre Paesi raggiungevano l’obiettivo” – ha dichiarato Jens Stoltenberg, il presidente generale della Nato, parlando delle previsioni sulle spese militari dei Paesi che fanno parte dell’Organizzazione. L’Italia, però, non raggiunge questa quota e anche nei prossimi anni non lo farà.

Nato, le spese militari dell’Italia: il programma

La Nato, infatti, vede la quota del 2% di spesa del Pil per ogni Paese Nato nella Difesa come un punto di partenza, ma la percentuale non viene nemmeno sfiorata dall’Italia. Il nostro Paese ha raggiunto nel 2023 solamente l’1,46% e nei prossimi anni ci sarà addirittura una decrescita, come testimonia il documento programmatico pluriennale della Difesa che pende in considerazione gli anni fra il 2024 e il 2026.

Nato, le spese militari dell’Italia: i numeri

Scendendo nei particolari, nel 2023 l’Italia ha speso 28,6 miliardi per la difesa, ma per raggiungere quota 2% sul Pil totale nel 2024 dovrebbe riuscire a spenderne 39,2. In realtà, secondo le previsioni, l’anno prossimo la percentuale calerà fino all’1,43% e nel 2025 si arriverà al massimo all’1,45% e le cifre totali saranno del tutto simili a quelle del 2023.