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Netturbino morto schiacciato dal camion dei rifiuti: era tornato a casa per dare la buonanotte alla figlia

Accorsa subito sul posto l'ambulanza che ha trasportato la vittima all'ospedale di Frascati dove è morto poco dopo

Sono iniziate le indagini per accertare se si sia trattato di un guasto o non fosse stato inserito il freno a mano

Era tornato a casa per un ‘emergenza, la sua bambina, autistica, non riusciva ad addormentarsi senza l’abbraccio del papà. Giovanni Criccomoro, operatore ecologico morto ieri sera a Frascati, è stato travolto dal camioncino della raccolta dei rifiuti a pochi metri di distanza dalla sua abitazione.

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La ricostruzione

L’uomo, mentre stava lavorando, era andato a rassicurare la piccola, che non riusciva ad addormentarsi. Doveva essere un bacio della buonanotte prima di riprendere il servizio della raccolta dei rifiuti. Ma il 55enne è stato travolto dal suo camioncino aziendale che lo ha schiacciato sul muro dell’abitazione in via Colle dello Stinco.

Intervenuto subito sul posto sia i Vigili del Fuoco che l’ambulanza che ha trasportato l’uomo all’ospedale di Frascati in codice rosso, ma le sue condizioni erano gravissime ed è morto poco dopo.

Sul caso indagano i carabinieri di Frascati che stanno cercando di fare luce sull’accaduto: non è chiaro se l’uomo si sia dimenticato di inserire il freno a mano o se il mezzo abbia avuto un guasto meccanico.

Il camioncino è stato sequestrato e la salma è stata trasferita alla camera mortuaria del Policlinico Tor Vergata per l’autopsia.

Gli inquirenti accerteranno ora se il mezzo, di ultima generazione, possa essersi rotto.

La Cgil, il sindacato a cui Criccomoro era iscritto, punta il dito sulla mancanza di sicurezza: «A togliergli la vita sarebbe stato un guasto meccanico, non il primo secondo le testimonianze e le denunce dei colleghi. Saranno le indagini a chiarire la dinamica ma resta il fatto che Giovanni stava lavorando da solo, una prassi, comune in tante aziende, che la Fp Cgil del territorio ha sempre contestato, chiedendo la presenza di due operatori, di cui uno fisso in cabina per controllare il mezzo».

La vittima

Giovanni Criccomoro aveva tre figli e lavorava per la Tekneko di Frascati. Sono molti a ricordarlo, sui social, con il suo soprannome: «Hulk». Nessuno si capacita della tragedia che ha colpito tutti i cittadini di Frascati.

«Professionalmente impeccabile, cordiale nei rapporti. Ci mancherai». Anche il consiglio comunale di Frascati lo ha voluto ricordare con un minuto di silenzio.

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