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New York, muore schiacciata da lapide: famiglia fa causa al cimitero

cimitero new york

Uccisa dal crollo di una lapide mentre è al lavoro: famiglia fa causa al cimitero newyorkese.

Ha fatto il giro del mondo la storia di Elvira Navarro, una mamma di cinque bambini rimasta uccisa dal crollo di una lapide, all’interno del cimitero di Graniteville, a New York, nell’autunno del 2021. Adesso la famiglia porta in tribunale il cimitero.

Uccisa dal crollo di una lapide mentre è al lavoro: famiglia fa causa al cimitero newyorkese

Il figlio della donna ha chiesto un risarcimento al Baron Hirsch Cemetery. Sia lui, che ha visto la madre morire davanti ai suoi occhi, che il resto della famiglia di Elvira Navarro sono in attesa di giustizia.

Andiamo a ripercorrere i fatti: tutto è accaduto nell’ottobre del 2021 a Staten Island, nella città di New York, dove Elvira Navarro lavorava per conto di un’agenzia di lavoro interinale. Quel giorno la donna si trovava al lavoro insieme al figlio Anthony, quando una lapide da ben 900kg le è precipitata addosso.

La mamma è morta al cimitero, testimone il giovane ragazzo, che non potrà mai dimenticare quelle immagini orribili. I soccorsi nulla poterono fare per salvarle la vita: Elvira Navarro è morta qualche ora dopo al Richmond University Medical Center a causa di un trauma cranico e ferite profonde su tutto il corpo.

La causa intentata dalla famiglia

La famiglia Navarro ha così portato al tribunale di Manhattan la Baron Hirsch Cemetery Association, accusandola di non aver garantito un ambiente sufficientemente sicuro ai suoi lavoratori.

Nella denuncia, depositata l’11 febbraio, si legge: “L’associazione ha causato, consentito e permesso al cimitero di creare e permanere in una condizione pericolosa, nociva, simile a una trappola.

Il rabbino Andrew Schultz, direttore esecutivo della Community Alliance for Jewish-Affiliated Cimeteries, ha parlato così alla stampa: Sono devastato nel sentire questa notizia. Nel lavoro che svolgiamo, una delle primissime cose che facciamo è assicurarci che le lapidi siano al sicuro… Potrebbe succedere anche nei cimiteri meglio mantenuti”.