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Tre carcerati tentano di evadere da Nisida: bloccati dagli agenti della penitenziaria

Il carcere di Nisida

I tre carcerati che hanno tentato di evadere dal carcere di Nisida sono stati subito fermati e ora sono sotto osservazione medica.

Tragedia sfiorata all’IPM (Istituto Penitenziario per Minori) di Nisida, dove tre ragazzi ha provato ad evadere la scorsa notte, 12 giugno 2023. Per i fuggitivi la corsa è durata poco in quanto sono stati individuati e fermati. Tutti hanno riportato delle ferite serie.

Nisida, tre carcerati si lanciano dal muro per evadere: ferite e gambe spezzate

Erano le 23.00 di ieri, 12 giugno 2023, quando nel carcere minorile di Nisida, a Napoli, è partita la caccia ai fuggitivi. Tre ragazzi, di cui due maggiorenni ed un minorenne, si sono lanciati dalle mura della struttura. Il loro tentativo di evasione è fallito clamorosamente in quanto tutti hanno riportato serie fratture alle ossa delle gambe. La prognosi è ancora riservata e adesso sono sotto osservazione medica. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno subito bloccato i tre fuggitivi.

Il commento dei sindacalisti

Questa vicenda ha acceso i riflettori su un problema che riguarda le carceri minorili italiane: i detenuti maggiorenni in queste strutture non adeguate. Fanpage.it ha riportato le parole dei sindacalisti Auricchio, Ferrandino e Baiano, che hanno dichiarato in una nota congiunta:

“Ancora troppi oggi i detenuti maggiorenni, in particolare ultraventunenni, nel circuito penitenziario minorile. Più volte abbiamo denunciato che gli ultra 21enni devono scontare la pena nel carcere per adulti, perché gli stessi nella maggior parte dei casi minano il percorso di riabilitazione degli altri detenuti minorenni“.

Inoltre, hanno aggiunto:

“Riteniamo, inoltre, che le attuali strutture per minorenni debbano essere messe in maggiore sicurezza: non avendo, infatti, le caratteristiche strutturali degli istituti per adulti, sempre più frequentemente si prestano a fughe rocambolesche come quelle accadute di recente“.

Poi hanno concluso:

“Chiediamo, altresì di dotare la Polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati, sia per potenziare le difese passive che per arginare i tentativi fraudolenti di far entrare droga e telefonini“.