Un nuovo sciopero in Francia contro la riforma pensioni voluta dal Governo Macron. L’esecutivo vuole infatti innalzare l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Giovedì 16 febbraio i sindacati, irritati per le intenzioni del governo, hanno organizzato la quinta giornata di mobilitazione in vista del prossimo 7 marzo, data in cui è previsto il “blocco del paese”. L’obiettivo dei manifestanti è inoltre quello di mantenere la pressione dei deputati. La situazione è difficile e le opposizioni hanno presentato numerosi emendamenti nei confronti dell’articolo 7, quello che appunto prevede l’aumento dell’età pensionabile. A causa di ciò, la discussione del suddetto articolo non è ancora iniziata.
Nuovo sciopero in Francia: le lamentele di Macron
Come informa SkyTg24, lo scorso 15 febbraio il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron si è scagliato contro le opposizioni definendole “allo sbando”. A detta di Macron, le forze in questione sarebbero inoltre incapaci “mettere i francesi al centro delle loro preoccupazioni”.
La mozione di sfiducia presentata da Le Pen
Marine Le Pen ha recentemente presentato una mozione di sfiducia, per dare l’opportunità ai deputati che si oppongono alla riforma pensioni “di esprimere il loro rifiuto del testo”. Secondo quanto si legge dall’Ansa, Le Pen aveva poco prima evocato una sorta di “referendum parlamentare”. Intanto, la coalizione di sinistra NUPES ha ritirato migliaia di emendamenti.
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