> > Oliviero Toscani "Le foto del Duce a Loreto, Salvini chissà"

Oliviero Toscani "Le foto del Duce a Loreto, Salvini chissà"

Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, celeberrimo fotografo italiano, fa dichiarazioni pungenti nei confronti dei vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Stanno facendo scalpore alcune dichiarazioni del fotografo italiano Oliviero Toscani. L’uomo ha lavorato per anni alle dipendenze della famiglia Benetton, la stessa che ha in concessione Autostrade per l’Italia. I Benetton sono stati additati da Luigi Di Maio come i principali responsabili del disastro del Ponte Morandi a Genova del 14 agosto; il ministro ha puntato il dito anche contro Toscani, “il fotografo di Benetton“. Oliviero Toscani infatti si era fatto notare per aver cercato di difendere la famiglia Benetton dalle accuse del ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio. Il fotografo ha poi pronunciato qualche frase pungente non solo nei confronti di Di Maio, ma anche nei confronti del ministro dell’interno Matteo Salvini.

Le critiche di Toscani a Salvini e Di Maio

Il riferimento storico della frecciatina lanciata da Oliviero Toscani a Matteo Salvini è pesante. Il fotografo ha infatti dichiarato: “Mio padre ha fotografato Mussolini a piazzale Loreto, chissà dove fotograferò io Salvini“. Benito Mussolini infatti, dopo essere stato fucilato, fu appeso per i piedi in Piazzale Loreto a Milano, il 28 aprile 1945, qualche giorno dopo la fine della guerra in Italia. L’insinuazione nei confronti del vicepremier è quindi duplice: da un lato lo accusa di fascismo (la cui apologia è, ai sensi dell’art. 4 della legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzion, reato), dall’altro prevede per lui la stessa fine del Duce.

In occasione della pubblicazione della rivista Forbes, che per un caso ironico aveva in copertina proprio il ritratto di Luigi Di Maio, fotografato dallo stesso Oliviero Toscani, le parole del “fotografo di Benetton” nei confronti del vicepremier Luigi Di Maio non erano state lievi: “Una persona molto civile, saluta: “Ciao ciao”. Ci siamo dati del tu. Sono stato con lui due ore, gli ho fatto vedere anche l’ultimo lavoro che ho fatto per i Benetton, quello con i ragazzi nudi. E gli è piaciuto. Mi ha detto: “Interessante”. Ecco ho notato che non ha una grande cultura artistica“. Poi ancora: “Un ragazzo simpatico, ne avevo tanti compagni di scuola così al liceo: primi della classe, che poi non hanno fatto grandi carriere però…“.

In questo caso forse Oliviero Toscani è stato più cauto, dal momento che è meno esplicita l’accusa nei suoi confronti. Leggendo tra le righe però, si può notare che, forse, Oliviero Toscani non abbia una grande opinione di Di Maio, da lui definito “una ragazzo” che “non ha una grande cultura artistica“, e di cui l’unico pregio che riesca a trovare è “simpatico“.