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Omicidio Civitanova, l'avvocato dell'ambulante nigeriano: "Colpa di chi si è girato dall'altra parte"

Francesco Mantella avvocato

Omicidio di Civitanova, l'avvocato della famiglia del nigeriano ucciso accusa i cittadini: "Nessuno lo ha soccorso"

L’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia dell’ambulante nigeriano ucciso a Civitanova accusa la comunità di non esser intervenuta per sventare l’omicidio in corso: “Dovrebbero vergognarsi”.

Omicidio Civitanova, l’avvocato del nigeriano ucciso: “Colpa di chi è si è girato dall’altra parte”

Intervistato da Fanpage.it l’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia di Alika, l’ambulante nigeriano ucciso a Civitanova, accusa la comunità di non aver reagito per evitare l’omicidio: “Chi era lì e si è girato dall’altra parte dovrebbe vergognarsi perché è anche un po’ colpa sua quello che è successo”.

La cosa più grave è che prima della morte di Alika non sia stato fatto quello che era doveroso fare da parte di qualcuno presente. Questo è l’interrogativo che deve scuotere le nostre coscienze” ha poi dichiarato l’avvocato.

L’indifferenza dei presenti

Il legale punta il dito contro i presenti, accusandoli quindi di indifferenza. Molti infatti hanno assistito alla scena, senza però intervenire, come nel caso della ragazza moldava di 28 anni che per prima ha condiviso il video dell’aggressione.

Sui social qualcuno ha raccontato di aver assistito alla scena in modo indiretto, ma di aver comunque chiamato le forze dell’ordine e il 118, cercando di smentire le accuse del legale:

Io c’ero a Civitanova quando quel matto ha presso a sprangate quell’uomo. Ero appena uscita dalla banca che è sul corso, ho sentito delle urla e ho visto uno con una spranga/stampella e la dava addosso ferocemente a quel mendicante/ambulante. C’è chi ha chiamato il 118 per farsi dire come fare un massaggio cardiaco quando è arrivata la Polizia qualcuno è andato a prendere il defibrillatore che si trova in piazza c’è chi ha cominciato a chiedere di un medico ed è arrivato un giovane dottore in vacanza che ha provato a rianimarlo. Il matto aggressore è stato preso anche perché un signore lo ha rincorso per vedere dove si nascondeva e lo ha segnalato alla polizia. Non è vero che nessuno ha fatto niente non è assolutamente vero“.

Secondo l’avvocato Mantella però “tutto questo sicuramente sarà stato fatto, ma la cosa più grave è che prima di arrivare alla morte di Alika non sia stato fatto nulla“.