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Padova, lite tra automobilisti: uomo in fin di vita per il pugno di un pugile

Padova lite automobilisti

Una lite tra automobilisti finisce male. Un uomo è finito in ospedale, in fin di vita, per il pugno di un pugile.

Una banale lite tra automobilisti è finita male. Un 39enne kosovaro è stato ricoverato in gravi condizioni dopo il pugno ricevuto da un campione di arti marziali.

Padova, lite tra automobilisti finisce male: uomo in ospedale per il pugno di un pugile

Una banale lite tra automobilisti, scoppiata per una una precedenza, è finita male. Un 39enne kosovaro, Hajzeraj Kushtrim, di Loreggia, in provincia di Padova, è stato ricoverato in gravi condizioni in Terapia intensiva dopo il pugno ricevuto da un giovane campione di arti marziali, Luka Musobelliu, di 23 anni, di San Martino di Lupari. Dopo lo scontro è scappato ma la sera stessa si è consegnato ai carabinieri e risulta indagato per lesioni gravi, nell’attesa dell’evolversi del quadro clinico del ferito. Se gli accertamenti dovessero confermare la sua versione, ovvero che ha iniziato il kosovaro, l’ipotesi di reato potrebbe diventare eccesso colposo di legittima difesa. “Mi stava strozzando, l’ho colpito per difendermi. Non ho avuto scelta” ha dichiarato.

Il ferito sta lottando per la vita, ma potrebbe esserci il rischio di vendetta. I connazionali amici della vittima lo hanno dichiarato. Due di loro si sono presentati a casa dell’allenatore Andrea Carollo con un avvertimento. “Stiamo cercando il tuo atleta. Per lui e la sua famiglia è finita. Siamo kosovari, non possiamo chiudere un occhio” hanno dichiarato. Messaggi del genere sono arrivati ai compagni di squadra del giovane e il rischio è che le minacce si possano trasformare in gesti di violenza.

Padova, lite tra automobilisti finisce male: la dinamica

La lite è avvenuta nel pomeriggio di lunedì 19 giugno 2023 vicino al locale Baita al Lago. Il 39enne aveva trascorso il pomeriggio in spiaggia con la compagna, mentre l’atleta stava raggiungendo la palestra. I due hanno litigato ad un incrocio. Il 23enne sostiene di aver messo la freccia per svoltare a destra, manovra di cui il kosovaro non si sarebbe accorto. “Gli ho fatto il dito medio e ho tirato dritto” ha dichiarato Musobelliu. “Mi ha inseguito, sorpassato e sbarrato la strada. Poi è sceso con fare minaccioso: voleva farmela pagare” ha aggiunto, sottolineando che aveva l’alito che puzzava di alcol.

Lo sportivo ha consegnato ai carabinieri i referti del pronto soccorso, con dieci giorni di prognosi per graffi e lividi al collo. Lesioni che secondo gli inquirenti sarebbero compatibili con una colluttazione ma non con un tentativo di strangolamento. Il 23enne ha dato un pugno in faccia all’avversario, che ha sbattuto la testa e ha perso i sensi davanti alla compagna, che ha chiamato i soccorsi. Intubato sul posto e trasferito in elicottero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, il 39enne è in coma farmacologico dopo un intervento alla testa. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi.