> > Padova, vietato l'affitto ai meridionali: scatta la lite sui social

Padova, vietato l'affitto ai meridionali: scatta la lite sui social

Padova

Annunci razzisti verso i meridionali, trovati negli annunci per gli affitti delle case agli studenti universitari sui Social, a Padova.

Padova: un padre, Vittorio Savino, medico di Aversa e dirigente presso l’Azienda Sanitaria di Caserta, accompagna la figlia universitaria nella città veneta per aiutarla a trovare un alloggio per poter agevolmente seguire le lezioni all’università di Padova. Non si aspettava certo di trovarsi davanti il divieto di un padrone di casa che causticamente rifiuta di avere tra gli affittuari immigrati e meridionali.

Uno scenario d’altri tempi a Padova

Sembra una storia di altri tempi, degli anni ’70, quando una migrazione di massa video spostarsi dalle regioni del sud un gran numero di lavoratori, verso le regioni del nord, per andare a cercare fortuna e lavoro in terre che avevano un gran bisogno di manodopera. Al tempo cartelli del genere erano diffusissimi, frutto di pregiudizi che vedevano nei meridionali gente chiassosa, poco incline alla pulizia e all’igiene personale, rozza e con una naturale propensione al malaffare. Pregiudizi razzisti d’altri tempi verrebbe da dire.
Ma siamo davvero sicuri che questi siano casi afferenti solo al passato? Una reviviscenza del razzismo all’italiana.

Vecchie fisime nella Padova odierna

Secondo il dottore Savino, il medico di Aversa, il numero di annunci, sui social, che riportano il divieto di affittare gli appartamenti ai meridionali sono invece diffusissimi. Savino su Facebook scrive: «Via Porcellini: non si fitta a studenti, meridionali, gay friendly, animali perché si vive in condominio». Ancora: «Via Facciolati: no a gay friendly, no pet friendly, no coppie con figli, trans, meridionali, specialmente napoletani e siciliani. Valutabili altre zone del centro sud». Oppure: «Zona Guidda Bassonello: solo a ragazze bella presenza del nord, no meridionali». E per concludere: «Corso del popolo: no a gay, no a persone del sud, no sardi».

I commenti sul Social

Così vengono riportati gli annunci sul post pubblico del dottore Vittorio Savino: disparate le reazioni al post. I commenti sono stati talmente accesi da far scadere la discussione in lite. Se ne è discusso persino a Mattino Cinque, e l’attore napoletano Paolantoni ha commentato ironico, dicendo: «Non è lui ad essere razzista, siamo noi che siamo napoletani».

Forse non è un fenomeno così diffuso come si potrebbe pensare dagli annunci riportati: potrebbe benissimo trattarsi di pochi casi isolati; ma ciò denota comunque un carattere inquietante presente in certe mentalità nostrane, rimaste ancorate a fisime d’altri tempi.