Redazione Notizie.it Il mercato di biancheria intima usata online non è una novità. Ultimamente se ne è parlato spesso, infatti è un business in fortissima crescita , grazie in particolar modo agli e-commerce dedicati. Una pratica made in Japan e che poi, alla luce del successo nel paese del Sol Levante, si è conquistata i mercati di tutto il mondo.
L’intervista a Panty.com
Ma nello specifico come funziona? Lo abbiamo chiesto direttamente a chi vive questa passione quotidianamente, per capire ed entrare nel vivo del fetish di cui tutti parlano.
Abbiamo quindi contattato la responsabile di Panty.com, leader nel settore, e alcune delle Sue venditrici per capire meglio che cosa vuol dire vendere biancheria intima usata.
Come nasce l’idea di una piattaforma online per questo genere di fetish?
Il fetish della biancheria intima usata è sempre esistito, ma per molto tempo gli interessati si sono dovuti nascondere. Questo è un momento in cui la libertà sessuale prende piede, non ci si vergogna più di cercare informazioni su BDSM o altri tipi di fetish, anzi. Il problema era trovare le persone interessate e riunirle in unico luogo. Panty.com nasce con questa idea, quella di dare la possibilità a chi cerca di trovare immediatamente ciò che desidera, proteggendo quotidianamente la loro privacy.
A cosa è dovuto il fenomeno e l’interesse per questo settore?
Come per qualsiasi altra cosa, il motore dell’interesse è la curiosità. Leggiamo ogni giorno notizie dal mondo dell’eros che ci spingono a provare e curiosare. Una recente ricerca scientifica ci viene anche in aiuto, e spiega come il senso dell’olfatto influisce nelle nostre scelte socio-sessuali e perché tantissime volte, anche inconsapevolmente, prendiamo decisioni basandoci sul senso olfattivo. In ogni caso non bisogna mai vergognarsi di amare ciò che amiamo, e se siamo curiosi, è giusto provare.
Perché sempre più donne sono interessate a questo tipo di attività?
Le donne in questo settore sono le leader. Possono gestire il proprio business nel modo che più preferiscono, non ci sono orari e non ci sono obblighi. La ragazza che vuole iniziare questa attività può liberamente decidere di mostrare il proprio volto, oppure rimanere nell’ombra. Possono decidere quante ore dedicare all’attività e quanto impegno, insomma ognuna è libera di essere chi vuole all’interno della community. Molte delle nostre ragazze sono studentesse che grazie a questo tipo di business riescono a mantenersi gli studi, altre lavorano, e questo per loro diventa un hobby e un’entrata secondaria. Per altre ancora diventa l’entrata principale.
Perché Panty.com e non un altro sito?
Perchè Panty.com non è solo un marketplace, ma anche una community e ormai il numero degli iscritti ci permette di dirlo ad alta voce.
Poter chiacchierare con persone che condividono gli stessi interessi è importantissimo. A volte si ha la necessità di chiedere ad altri per risolvere i propri dubbi, ma nel contesto sociale quotidiano a chi ci si può rivolgere? Inoltre, il sito ha un blog in cui vengono pubblicati periodicamente contenuti, interviste e notizie utili, di ogni tematica sessuale non solo legata al fetish. Il sito diventa quindi un luogo in cui poter effettuare acquisti e vendite, un luogo per chiacchierare e un luogo di informazione.
Il fetish e la riscoperta di se stesse
Come il business ci ha aiutato a riscoprire noi stesse
Per entrare più in profondità nell’argomento abbiamo fatto alcune domande direttamente alle ragazze che vivono questa attività quotidianamente. Sono, usando i loro nomi di Pantyseller: valentina_comin, Veronica Reid e debbyslips.
Cosa spinge a iniziare a vendere mutandine usate e cosa hai scoperto di questo mondo?
Valentina: Vendere oggetti viziosi a sconosciuti è molto elettrizzante e lusinghiero: trovo bello poter creare il piacere altrui attraverso un qualcosa di così intimo, e tutto ciò mi sta facendo scoprire lati di me e della mia sessualità che ancora non avevo esplorato!
Veronica: Mi ha spinto il divertimento in primis e la voglia di sperimentare una cosa nuova che ho sinceramente trovato elettrizzante e stimolante. Ho scoperto un mondo gigantesco che non immaginavo, tante persone diverse con diverse esigenze e gusti, tutti estremamente educati e rispettosi.
Debby: Un mix di motivazioni, dal voler arrotondare un pochino, al ricevere approvazione da altri e ho scoperto che l’immaginazione davvero non ha confini!
Come possiamo immaginarci un tipico cliente?
Valentina: Durante questa esperienza ho trovato clienti di tutti i tipi: single o fidanzati, giovani o adulti, italiani e stranieri! Ho avuto a che fare con studenti, medici chirurghi, informatici, avvocati, assistenti universitari, impiegati… persone che conducono vite e percorsi davvero differenti l’uno dall’altro. Ho avuto il piacere di “parlare” con persone colte, intelligenti, sensibili e buone: solo persone appassionate!
Veronica: Non c’è un vero e proprio cliente tipo… Si va dal ragazzo di 20 anni all’uomo di 40/45 anni. Ognuno ha una fantasia o feticcio diverso…Sono persone comuni che come me vogliono evadere la quotidianità e aprire la “valvola di sfogo” perché abbiamo tutti diritto a rilassarci liberamente. Molti hanno una famiglia che amano, e possono magari con una mia mutandina o con una chat sfogare degli impulsi che non verrebbero capiti. Che male c’è?
Spesso sono professionisti in carriera e persone come me che quotidianamente sopportano un grande carico di stress.
Debby: Il mio cliente medio ha circa la mia età, alcuni single altri no. Ho trovato persone educate e rispettose, un ragazzo addirittura del nord Europa! le mie mutandine sono international!!!
Cosa ti aspetti da questo business?
Valentina: Mi aspetto fondamentalmente due cose: conoscere aspetti della mia sessualità e, beh, guadagnare qualche soldino
Veronica: Di divertirmi, di conoscere un mondo di gente di cui non avevo il sentore e in forma secondaria di togliermi qualche sfizio economico
Debby: Che mi aiuti ad essere più sicura di me stessa
Raccontaci l’esperienza più strana o un momento particolarmente emozionante che ti è capitata vendendo mutandine.
Valentina: Ho avuto modo di vivere situazioni davvero emozionanti o che mai mi sarei immaginata: parliamo delle nostre passioni, di come è andata la giornata, di filosofia, ci scambiamo aiuti e consigli. Esagerato chiamarli amici? 🙂
Veronica: Ho scoperto che ogni volta che invio delle mutandine aspetto con un’ ansia e trepidazione che arrivino a destinazione e chiedo sempre di descrivere sensazioni e piaceri nell’aprire il pacco
Debby: Un ragazzo particolarmente dolce e romantico, che mi ha descritto le sue sensazioni ed emozioni in un modo talmente dolce…! ci sono ancora i principi azzurri!
Quanto è importante rimanere anonima per te?
Valentina: È fondamentale per me rimanere anonima, perché tutela la mia persona e la mia vita, e per fortuna su Panty.com tutto questo è possibile!
Veronica: È fondamentale! La cosa principale! È un gioco e per essere divertente deve essere sicuro!!! L’anonimato è il pilastro di tutto!
Debby: Molto. Non scrivo mai l’indirizzo mittente, e cerco di rimanere si amica, ma anonima.
Ringraziamo le ragazze che hanno deciso di condividere le loro esperienze.
