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Paolo Bonolis: "Se fossi stato un diplomatico, avrei mandato a quel paese Erdogan"

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Intervistato dal Corriere della Sera, Paolo Bonolis racconta di aver voluto intraprendere la carriera diplomatica, citando il caso Erdogan.

In un’intervista rilasciata a un importante testata italiana, Paolo Bonolis svela di aver voluto intraprendere una carriera da diplomatico, soffermandosi anche sul caso di Erdogan: “Lo avrei amndato a quel paese diplomaticamente”.

Paolo Bonolis: “Erdogan? Lo avrei mandato a quel paese”

Il famoso conduttore televisivo Paolo Bonolis ha deciso di raccontarsi in unìintervista rilasciata al Corriere della Sera, e non è mancato un suo commento sul presidente della Turchia Erdogan.

In questa intervista, infatti, il presentatore rivela di aver provato a intraprender una carriera da diplomatico, nel caso non fosse riuscito a diventare un uomo di spettacolo:  “Studiavo per fare la carriera diplomatica: fortunatamente per questo Paese ho intrapreso un’altra strada”.

Incalzato sul potere esercitato recentemente da Erdogan nei confronti dell’Italia e dell’Europa, ecco cosa avrebbe risposto Bonolis: “Ho molta pazienza ma in certi contesti viene meno. Erdogan lo avrei diplomaticamente mandato al diavolo“.

Come detto anche dallo stesso conduttore tv, la sua carriera diplomatica si è chiusa sul nascere, anche a causa ( o grazie in questo caso) ad un provino del tutto casuale: L’esordio televisivo si deve ad un caso. Nel 1981, solo perché avevo il motorino, ho accompagnato un mio amico a un provino in Rai. Studiavo Istituzione e diritto romano. Lì mi hanno detto: e tu non lo fai? Poco dopo mi hanno proposto di prendere parte a una trasmissione per ragazzi: mi davano 12 milioni di lire per un anno. A casa non si navigava nell’oro, non ho esitato. Poi ho capito che mi piaceva”.