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Papa Francesco dal Bangladesh: 'Occorre risolvere la crisi dei profughi'

papa francesco

Il Pontefice prosegue in Bangladesh la sua visita in Asia. Nel suo primo discorso a Dacca ha ricordato la drammatica migrazione dei Rohingya nel paese.

Papa Francesco è arrivato da poco in Bangladesh. Prosegue qui il suo viaggio in Asia, dopo la tappa che l’ha visto ospite in Myanmar. Il suo primo discorso ufficiale davanti alle autorità ha elogiato la città di Dacca per l’altruismo profuso nei confronti dei migranti provenienti dallo Stato di Rakhine. Il Pontefice ha sottolineato come la città abbia dimostrato ‘spirito di generosità‘ e ha evidenziato lo ‘slancio umanitario‘ con il quale ha affrontato la drammatica diaspora. ‘E stato fatto sotto gli occhi del mondo intero‘, ha detto Francesco, riconoscendo le difficoltà e il sacrificio speso dal popolo bangladese. Il rifornimento di beni di importanza primaria e l’ospitalità offerta alla popolazione di etnia Rohingya sono le fonti di merito rimarcate dal Santo Padre.

Papa Francesco, Bangladesh

L’appello di Papa Francesco si rivolge alla comunità internazionale. La richiesta è quella di attuare dei provvedimenti volti a fronteggiare la grave crisi che attanaglia le popolazioni locali residenti nella zona e quelle affluite dal Rakhine. Le questioni politiche non solo le sole a dover essere considerate prioritarie. Un’assistenza materiale è necessaria e deve essere concessa con immediatezza. Il Bangladesh ne ha fondamentale bisogno, dice Francesco. Una misura di questo genere è necessaria affinché la nazione riesca a sopperire con celerità agli impellenti bisogni umani della massa di persone che si è riversata nel territorio bengalese. Il discorso del Sommo Pontefice è avvenuto a Dacca, capitale del Bangladesh che da qualche ora lo ospita. La città consta di più di sedici milioni di abitanti. Francesco ha iniziato la sua visita al palazzo presidenziale, davanti alle autorità, alla società civile e al corpo diplomatico.

Appello per i Rohingya

Pur non citandoli esplicitamente per non creare dissapori con la Birmania, Papa Francesco ha voluto spendere qualche parola a favore dei Rohingya. L’etnia, di fede islamica, proviene dallo Stato di Rakhine, località sottoposta alle continue vessazioni del governo dell’ex Birmania. Per questa ragione si è riversata in massa in Bangladesh, dove la comunità l’ha accolta offrendogli rifugio e beni primari. Le parole di Papa Francesco vogliono fungere da monito per le autorità birmane e per la comunità internazionale. Un discorso mirato il suo, molto differente rispetto a quelli condotti negli scorsi giorni a Rangoon e Nay pyi daw.

Papa Bergoglio, visita in Asia

Il Pontefice ha voluto citare i principi fondanti la Repubblica del Bangladesh riferendosi al Primo Ministro bangladese, Sheikh Mujibur Rahman. Il ricordo di Francesco va a Mujib, ucciso barbaramente nel 1975 assieme al personale di servizio della residenza presidenziale e ad alcuni membri della sua famiglia. Il leader auspicava una ‘società moderna, pluralistica e inclusiva‘, ha detto Francesco, ‘ nel rispetto dell’innata dignità e uguaglianza di diritti di tutti‘. Papa Francesco afferma che le diversità sono un valore da salvaguardare. E’ attraverso il dialogo che si riesce a riconciliare le divisioni. Il superamento delle proprie convinzioni porta al riconoscimento di più punti di vista. Il Pontefice prosegue invitando all’aiuto verso le persone che quotidianamente vivono in una situazione di svantaggio o indigenza.