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Pavia, favole Lgbt in piazza: arriva il no della chiesa

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Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, si oppone all'evento Fiabe Arcobaleno, che prevede la lettura in piazza di storie per bambini con la tematica Lgbt.

Il vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, ha manifestato la sua opposizione ad un’iniziativa prevista nella città domani alle ore 15. Infatti, in piazza del Carmine è prevista la lettura di fiabe transgender. Secondo l’uomo di Chiesa, ci si sta approfittando della presenza delle famiglie per favorire una proposta educativa che azzera la differenza sessuale. Ovviamente non è l’unico esponente che si oppone all’iniziativa.

Pavia fiabe Lgbt

L’iniziativa prevista per domani alle 15 in piazza del Carmine a Pavia, davanti alla Basilica di Santa Maria del Carmine, si chiama Arcobaleno di Fiabe, ed è organizzata da Arcigay Coming-Aut. È prevista la lettura di fiabe transgender ai bambini presenti. Ciò ha innescato, come si poteva prevedere, il disappunto del vescovo Corrado Sanguineti. L’evento è inserito nel calendario di Giocanda 2017, manifestazione organizzata dal Comune di Pavia e dal Centro Servizi Volontariato per riportare nelle piazze bambini e famiglie impegnati in giochi tradizionali.

Opposizione del vescovo

Il vescovo di Pavia ha dichiarato: «Manifesto la mia disapprovazione per tale iniziativa. Ho l’impressione che si approfitti della presenza di famiglie con bambini per favorire una proposta educativa che azzera la differenza sessuale come un fatto meramente culturale o una scelta opzionale della persona». Corrado Sanguinetti contesta anche il luogo scelto per l’evento, ossia la piazza antistante una delle basiliche più importanti di Pavia: «Mi dispiace che il Comune dia il suo sostegno concedendo l’uso della piazza e garantendo anche un patrocinio oneroso».

Il vescovo Sanguineti precisa poi che «Giocanda è una manifestazione bella e positiva, che promuove giochi antichi e nuovi rivitalizzando numerose piazze della città. Mi chiedo, tuttavia, cosa c’entri la proposta di favole sul tema Lgbt. Come vescovo della comunità cattolica e credente di Pavia non intendo imporre nulla, ma mi faccio voce di un disagio e di una critica rispettosa interpretando il pensiero di tanti pavesi credenti e non». Alla vigilia dell’appuntamento, anche il prete di S. Maria del Carmine don Daniele Baldi ha espresso delle perplessità. Dichiara di non avere nulla contro la manifestazione, ma di non approvare che sia stata scelta piazza del Carmine per leggere favole che parlano di gender.

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Evento e messa

Per inciso, ma senza che gli organizzatori di Giocanda ne fossero informati, in concomitanza con l’evento in piazza all’interno della Basilica verrà celebrata una Messa per i figli scomparsi prematuramente. Infine il vescovo, in riferimento alla scelta di coinvolgere i bambini in questa lettura animata, sottolinea come «il processo di identificazione sessuale si sviluppa nei primi anni di vita e si realizza in una giusta interazione tra la natura, anche nel suo aspetto corporeo e fisiologico, la cultura e l’ambiente. Dissociare il gender, il genere sentito, dal sex ovvero il sesso biologico è un percorso che si propone di creare sin dall’età infantile indeterminatezza e confusione sull’identità maschile e femminile».

Contstazione Rodolfo Faldini

Ovviamente anche la politica, anche se ‘solo’ cittadina, si è sentita tirata in causa. A parlare è stato il consigliere di minoranza Rodolfo Faldini (Gruppo Misto) che ha manifestato la sua contrarietà al fatto che un appuntamento del genere possa ottenere il patrocinio del Comune. Infatti, dice lui, l’Amministrazione ogni anno mette il suo ‘marchio’ sul gay pride, ma adesso si vorrebbe incidere anche sull’educazione dei bambini e sulla loro formazione sessuale.