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Pd, manifestazione nazionale l'11 novembre: Conte aderisce, Calenda no

Manifestazione nazionale del Pd

Il Partito Democratico ha lanciato una manifestazione per il prossimo 11 novembre. Ecco chi parteciperà.

Il Partito Democratico ha lanciato una manifestazione per il prossimo 11 novembre. Giuseppe Conte sarà presente, mentre Calenda ha deciso di non partecipare. Chi ci sarà?

Pd, manifestazione nazionale l’11 novembre: Conte aderisce, Calenda no

Ci stiamo preparando, abbiamo lanciato ieri in Direzione una grande manifestazione a cui sono tutti invitati per l’11 novembre a Roma sul diritto alla salute, che è messo in discussione dai tagli di Meloni e del suo governo, sulla scuola pubblica come prima grande leva di emancipazione sociale, sul lavoro dignitoso, sul contrasto al cambiamento climatico, sulle politiche industriali che servono al Paese per stare dentro queste transizioni a testa alta” ha annunciato la leader dem Elly Schlein, in videocollegamento ad un’iniziativa organizzata a Firenze. Alla manifestazione dell’11 novembre il M5s di Conte parteciperà e lo stesso potrebbe fare Alleanza Verdi Sinistra.

Non sarà una mobilitazione unitaria delle opposizione, visto che il leader di Azione Carlo Calenda ha dichiarato che non intende aderire. “Ho il massimo rispetto per il Pd e il M5s e per le loro battaglie politiche, ma non sono le nostre” ha dichiarato su La7. “Il nostro lavoro è far sedere ad un tavolo maggioranza e opposizione per parlare di cose concrete, come i salari, non fare manifestazioni. A meno che non si tratti di diritti, pace, guerra, come abbiamo fatto con l’Ucraina. Non si può andare continuamente in piazza, non aiuta la serietà della politica” ha aggiunto.

Pd, manifestazione nazionale l’11 novembre: le dichiarazioni di Alleanza Verdi Sinistra

Elly Schlein sostiene che per l’opposizione è necessario costruire convergenze su temi comuni: siamo d’accordo perché non è un bene per il Paese vedere un’opposizione disunita; questo non fa bene alla democrazia e rafforza un governo di destra che sta causando danni all’Italia” hanno dichiarato Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra. “Il governo Meloni sta attaccando i diritti sociali, quelli ambientali e i diritti degli animali, come dimostrato dal rifiuto del salario minimo, dalla mancanza di protezione dei profitti eccessivi delle società energetiche che stanno impoverendo le famiglie italiane. Ma proprio perché occorre misurarsi sui temi, serve una discussione vera. Per esempio abbiamo diverse opinioni su come affrontare la  crisi climatica: non è possibile costruire politiche sul clima credibili se si fa una  politica energetica che sostiene la realizzazione dei rigassificatori di Piombino e Ravenna come il Pd sta facendo” hanno aggiunto il portavoce di Europa Verde e il segretario di Sinistra Italiana.

La risposta che dobbiamo  dare ai giovani che domani scenderanno in piazza in tutta Italia deve essere della massima chiarezza. Per farlo, è essenziale abbandonare gli investimenti nei combustibili fossili, come quelli relativi ai rigassificatori, strutture non solo inutili ma anche funzionali a trasformare l’Italia in un centro del gas. Per questo motivo, diciamo chiaramente al Pd che il loro sostegno ai nuovi rigassificatori di Piombino e Ravenna non è in linea con l’approccio scientifico necessario per affrontare la crisi climatica” si legge ancora nella nota.