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Pensioni, aumenti nel 2023: ecco perché

Aumento delle pensioni nel 2023, il motivo

Pensioni, aumenti nel 2023. Adeguate al tasso di inflazione di quest’anno, costeranno tra i dieci e i dodici miliardi di euro.

Pensioni, aumenti nel 2023 in base alle stime. A causa dell’inflazione del 2022 la rivalutazione delle pensioni costerà tra i dieci e i dodici miliardi di euro all’Inps per l’anno prossimo.

Pensioni, aumenti nel 2023: ecco perché

La rivalutazione degli assegni Inps si basa sul tasso di inflazione dell’anno precedente e gli importi del 2023 saranno adeguati all’inflazione di quest’anno, aumentata a causa del conflitto in Ucraina e a ciò che si porta dietro la pandemia. 

Aumenti delle pensioni nel 2023, le stime della BCE

La Banca Centrale Europea stima che il tasso di questo aumento, per il 2022, toccherà almeno il 6,8%. Il peso di questo rialzo potrebbe portare dunque alla riformulazione degli importi sugli assegni pensionistici. A gennaio 2023 scatterà anche il conguaglio dell’inflazione del 2021: un fattore rilevante, considerando che per le pensioni del 2022 il tasso era dell’1,7%, poi cresciuto all’1,9%.

Pensioni 2023: aumenti in base all’inflazione

Per meglio comprendere gli effetti del tasso di inflazione sulle pensioni consideriamo che, ad oggi, un pensionato prende 1.000 euro al mese. L’anno prossimo grazie all’adeguamento all’attuale livello di inflazione, la busta della sua pensione potrebbe essere più ricca di 68 euro. Chi beneficia di una pensione più considerevole, l’aumento sarebbe superiore e così via.