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Pesaro, il primario del Pronto Soccorso sui no vax: "Vi curo ma mi fate schifo"

Gnudi

Umberto Gnudi, primario del pronto soccorso di Pesaro, ha espresso il suo parere sui no vax in modo molto duro. Il suo messaggio su Facebook.

Umberto Gnudi, primario del pronto soccorso di Pesaro, ha espresso il suo parere sui no vax in modo molto duro. Il suo messaggio su Facebook. 

Pesaro, il primario del Pronto Soccorso sui no vax: “Vi curo ma mi fate schifo”

Umberto Gnudi, primario del pronto soccorso di Pesaro, si è lasciato andare ad uno sfogo molto duro su Facebook contro le persone che non vogliono vaccinarsi. Il medico ha spiegato che li curerà lo stesso, ma provando un grande disprezzo. “Avrete le mie cure al meglio che posso, come sempre. Ma sappiate che mi fate schifo” ha scritto su Facebook. “All’ennesimo caso di no vax positivo (anziano con figli no vax, strafottente cinquantenne ‘tanto a me non capita’, trentenne palestrato ‘con questo fisico non ho paura di niente’) che vuol dire più lavoro e più rischio per noi sanitari stremati ma soprattutto meno risorse e posti letto per tutti gli altri malati, vittime innocenti di cieca stupidità, ho perso la pazienza!” ha aggiunto il primario, sottolineando di non voler avere più a che fare con queste persone. Ha chiesto loro di cancellarlo da Facebook, altrimenti lo farà lui. “Venite in Ps malati? Vi curerò, è il mio lavoro, ma senza parlarvi. Sappiate che vi disprezzo. Non è questione di libertà di pensiero, ma di rispetto per la comunità. Non ne avete, non ne meritate. Avrete le mie cure al meglio che posso, come sempre. Ma sappiate che mi fate schifo” ha aggiunto il medico.

Pesaro, il primario del Pronto Soccorso sui no vax: “Il mio posto è ancora qui”

Il dottor Gnudi aveva già affidato i suoi pensieri alla sua bacheca di Facebook, parlando della pandemia e del lavoro difficile al Pronto Soccorso. A fine settembre aveva condiviso una foto scattata il 27 marzo 2020, durante la prima ondata, con dei suoi colleghi in ospedale. Tutti sorridono nello scatto, ma il medico ha sottolineato che ora quel sorriso è scomparso. “Siamo stati colpiti, e feriti, a fondo; non abbiamo avuto tempo e modo per guarire: sembra non ci siano motivi per sorridere. I medici scappano dal Pronto Soccorso. Li capisco. Sono stato tentato anch’io. Molto, molto tentato. Ma non ora. Il mio posto è ancora qui” aveva scritto. Sotto questo post e quello contro i no vax, sono arrivati tantissimi insulti. In tanti hanno sottolineato che si tratta di un “vaccino sperimentale“, alcuni hanno accusato Gnudi di aver usato “parole piene di odio” e altri ancora lo hanno insultato.

Pesaro, il primario del Pronto Soccorso sui no vax: “Non posso provare empatia per un atteggiamento egoista”

Sono medico di Pronto Soccorso e 118 da vent’anni e in questi anni ho imparato che l’empatia, la buona parola, la compassione sono esse stesse cura, spesso altrettanto efficace dei farmaci. Ma non posso provare empatia per un atteggiamento distruttivo ed egoista quale è il rifiuto ideologico del vaccino” ha scritto il primario, cercando di spiegare il motivo di quel post così duro contro le persone non vaccinate. “Temo che la frustrazione con la quale ho scritto il post lo abbia reso irritante per chi ha idee diverse, e di conseguenza abbia fatto sì che se ne travisasse il messaggio. Chi non mi conosce deriva la sua opinione solo da quelle poche righe. Visto che il post sta girando un po’ troppo, provo a chiarire” ha scritto. A questo punto il medico ha spiegato che cura con la scienza e da uomo guarisce insieme al paziente. “La pietas per il paziente è sempre presente e cresce esponenzialmente nel caso di persone esposte loro malgrado al virus, perché familiari più in salute hanno deciso per loro di non vaccinarle. Vedere morire boccheggiando un anziano mi fa schifo, e quando nell’ambulatorio accanto il medico che sono curerà, in scienza e coscienza, l’autore del contagio, l’uomo che sono non potrà provare rispetto per lui” ha scritto ancora.