Francesca Santi Nove poliziotti della Questura di Piacenza sono finiti sotto inchiesta. Le accuse sono di arresto illegale, calunnia, falso in atto pubblico e false dichiarazioni all’autorità giudiziaria.
Piacenza: abuso di potere, arresti illegali e minacce in Questura
Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero alcuni arresti, eseguiti sulla base di verbali rifatti con false ricostruzioni e attestazioni. Sotto la luce della Procura anche alcune confessioni che sarebbero state estorte dietro “minacce di ripercussioni“. Le accuse a carico dei nove poliziotti sono state avanzate dopo aver analizzato oltre sei mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali. Gli agenti operavano nella squadra volanti. Gli episodi risalgono al periodo compreso fra gennaio e luglio 2022. Finché non si farà luce sulla vicenda, gli uomini, a cui sono stati sequestrati i cellulari, sono stati destinati a servizi non operativi.
Nove poliziotti indagati
L’indagine sarà condotta dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza e coordinata dalla sostituto procuratrice Daniela Di Girolamo. Otto agenti sono accusati di arresto illegale, calunnia e falso in atto pubblico. Un nono, invece, è accusato di false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Il quadro accusatorio si basa, per buona parte, sulle dichiarazioni di tre ragazzi nordafricani, tutti di circa vent’anni, che erano stati arrestati con l’accusa di spaccio o altri reati. Ciò che hanno raccontato ai Carabinieri di Piacenza, infatti, sembrerebbero stridere con quanto, invece, è stato riportato sui verbali di arresto firmati dai poliziotti. Secondo il pm, questi ultimi, avrebbero, quindi, “forzato” o “aggiustato” i verbali.
