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Mattarella a 70 anni dalla Dichiarazione dei diritti umani

Sergio Mattarella

Sergio Mattarella assicura che l'Italia continuerà a impegnarsi per la promozione dei diritti umani, per costruire società stabili e inclusive.

“Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali” dichiara Sergio Mattarella, in occasione dei 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, promulgata dalle Nazioni Unite all’indomani degli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Mattarella: Italia in prima linea

“Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza” ricorda il Capo dello Stato. “Purtroppo – aggiunge quindi il Presidente della Repubblica – sono ancora diffusi in tutto il mondo gli abusi, le violenze e le discriminazioni che affliggono individui e intere comunità, spesso colpendo i più vulnerabili”.

“E’ quindi necessario che la comunità internazionale intensifichi gli sforzi in tutte le direzioni per promuovere un’efficace protezione delle libertà fondamentali, nel rispetto dei principi di universalità, indivisibilità e interdipendenza dei diritti umani” esorta.

“L’Italia continuerà a impegnarsi a tale riguardo, soprattutto nelle sue funzioni di membro, a partire da gennaio 2019, del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. – assicura Sergio Mattarella – Con questo mandato assumiamo una grande responsabilità: la promozione dei diritti umani nel mondo costituisce non solo un imperativo etico e morale, ma è uno strumento necessario per prevenire i conflitti, costruire società stabili e inclusive e, quindi, promuovere in modo sostenibile la pace, la sicurezza e lo sviluppo”.