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Chi è Luca Morisi, social media manager di Salvini

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L'uomo dietro i social del leader della Lega e la comunicazione al popolo: "Amplifico il messaggio di Salvini, ma sul ragù ha fatto tutto da solo".

Luca Morisi è l’uomo che costruisce ogni giorno la fortuna sui social del leader leghista. Social media manager, crede nel Carroccio fin dall’inizio: segue la Lega dal 1992. Luca Morisi e Matteo Salvini normalmente sono in simbiosi per la comunicazione social, ma per l’episodio del ragù lo spin doctor dice che il vicepremier “ha fatto tutto di testa sua”. Informatico con laurea in filosofia, si fa carico di “amplificare il messaggio di Salvini”.

Luca Morisi, spin doctor di Salvini

Sostiene di aver cominciato a programmare quando aveva solo 10 anni, utilizzando un vecchio Commodore 64. Luca Morisi, 45 anni, mantovano, è l’uomo che può fregiarsi del titolo di social media manager di Matteo Salvini, il politico che più di tutti sta raccogliendo consensi tra il popolo attraverso un uso accorto dei social media.
Nonostante il suo background di programmatore, Morisi è laureato in filosofia, e ha un passato da docente universitario per dieci anni.
Amplificare il messaggio di Salvini“: così definisce la sua mansione Luca Morisi, che è da poco stato assunto al Ministero. A chi sostiene che il ministro passi molto tempo sui social e poco al ministero, Morisi risponde: “Va al ministero tutti i giorni. L’attività di un politico si sostanzia anche con la capacità di ascoltare, di andare in giro. È la sua forza“.

“Ho conosciuto Salvini su Facebook”

In un’intervista al Corriere, Morisi dichiara di aver conosciuto Salvini su Facebook. Lo vidi a Porta a Porta nel 2012 mentre faceva una diretta con l’iPad dialogando con gli ascoltatori”, racconta. “Questa capacità di ibridare i due media, la tv e i social, mi ha appassionato così lo cercai ed è nato un rapporto professionale”.
Se Morisi gestisce qualche volta gli account social di Matteo Salvini, la verità è che il leader del Carroccio molto spesso porta avanti la propria campagna social autonomamente.
“Lui agisce autonomamente. Sul piatto di ragù su Twitter ha sorpreso anche me”, confessa il filosofo informatico.