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Scontro Italia-Francia, Salvini invita l'omologo Castaner

Italia-Francia, Salvini invita Castaner

Salvini ha invitato in Italia l'omologo francese Christophe Castaner per discutere dei dossier sui migranti e sui terroristi rifugiati in Francia.

Il vicepremier Matteo Salvini ha commentato il recente scontro politico-istituzionale tra l’Italia e la Francia e ha invitato a Roma il suo omologo parigino, Christophe Castaner. L’obiettivo è “un confronto e un proficuo scambio sui dossier aperti“. Il ministro dell’Interno ha ribadito una piena “volontà di collaborazione” con la Francia, Paese con cui l’Italia condivide “da sempre solidi rapporti bilaterali. Per me la polemica è finita”, ha continuato il vicepremier ospite a Pomeriggio Cinque. “Mettiamo sul tavolo i dossier che ci riguardano, smettiamo di parlare e lavoriamo”. Tra gli argomenti caldi che intende trattare con il proprio omologo “con forza, garbo e convinzione” c’è la richiesta che “la Francia rispedisca in Italia i 15 terroristi che da anni sono in vacanza in quel Paese, così come chiederò che sull’immigrazione non ci sia un muro di gomma”.

La risposta di Castaner

La risposta di Castaner non si è fatta attendere, durante un’intervista rilasciata all’emittente Bfm-Tv: “Sono pronto anch’io ad accogliere Salvini“. “Ovviamente io non voglio né posso convocare nessuno”, ha replicato il vicepremier leghista. “Sarò lieto di ospitare in Italia, il prima possibile, il mio collega francese per discutere e risolvere i problemi”.

Dopo l’annuncio del ritiro dell’ambasciatore a Roma da parte del ministro degli Esteri francese, il premier Giuseppe Conte ha invitato i membri dell’esecutivo a “smorzare i toni” e a “non alimentare le polemiche”. Sono molti, infatti, i dossier che rischiano di essere gravemente danneggiati da una polemica con Parigi, tra cui il salvataggio di Alitalia da parte di Air France, che sembra ora pronta a sfilarsi dall’accordo.

La bandiera francese a Torino

Un segnale di distensione è arrivato dall’Università di Torino, dove il rettore ha deciso di esporre la bandiera francese in occasione di una giornata di incontri con gli omologhi di diversi atenei d’oltralpe, nell’ambito di un progetto europeo. “La collaborazione dell’ateneo con le università transalpine è da tempo consolidata”, ha spiegato. “Inoltre il capoluogo piemontese è storicamente francofilo. Torino ha bisogno di una connessione con la Francia, sia culturale sia logistica”. Una decisione che non è piaciuta a Fratelli d’Italia. “C’è solo un tricolore che può sventolare dai balconi dell’ateneo di Torino, ed è quello italiano”, hanno commentato i parlamentari Augusta Montaruli e Maurizio Marrone.