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Matteo Salvini, furia contro Vauro: vede questa vignetta e non perdona

Vauro

Vauro commenta il primo via libera alla nuova legittima difesa. La vignetta però non fa ridere Matteo Salvini, che annuncia querela.

“E poi è Salvini che ‘semina odio’… Querela per il signor Vauro, che dite? E, alla faccia dei sinistri, buona giornata Amici” scrive su Facebook giovedì 7 marzo 2019 Matteo Salvini, postando l’ultima vignetta apparsa su Left. Ad offendere il ministro dell’Interno la satira del fumettista sulla legittima difesa.

Vauro contro Salvini

Vauro

Nella vignetta Vauro ha voluto commentare, attraverso la sua satira, il primo via libera alla nuova legge sulla legittima difesa, provvedimento fortemente voluto dalla Lega di Matteo Salvini. Il testo ha ottenuto il primo “sì” alla Camera nella serata di mercoledì 6 marzo 2019, con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti. Ora si attende il passaggio a Palazzo Madama. Il ministro dell’Interno però assicura che la norma verrà approvata dal Parlamento entro il mese.

Vauro ha quindi immortalato Salvini in quello che il vignettista descrive come un “selfie fatale”, ironizzando sul fatto che il vicepremier leghista ama spesso scattarsi foto e pubblicarle sui social. A commento della già eloquente immagine, Vauro scrive: “Quando scambiò la pistola per il telefonino”.

La vignetta evidentemente non ha suscitato ilarità in Salvini, che annuncia appunto una querela contro il fumettista. Non è la prima volta che Vauro sceglie il leader della Lega come protagonista delle sue vignette satiriche. Dopo le rivelazioni di uno dei carabinieri sulla morte di Stefano Cucchi, il fumettista aveva in una striscia per esempio paragonato Salvini ad un maiale.

Vignetta anche su Di Maio

Ma sulla legittima difesa Vauro se la prende anche con Luigi Di Maio.

Di Maio

Su Il Fatto Quotidiano il vignettista critica infatti la posizione assunta sul tema dal leader del MoVimento 5 Stelle. A Montecitorio infatti sarebbero stati almeno 25 i deputati pentastellati a non votare la nuova legittima difesa, anche se il capogruppo M5S Francesco D’Uva si è affrettato a dire: “Che nessuno si metta in testa che con questa legge ci sarà il Far West”.