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Lecce, risultato storico per il centrosinistra di Carlo Salvemini

Carlo Salvemini, sindaco di Lecce

Lecce, da sempre roccaforte del centrodestra, alle ultime elezioni ha visto prevalere la sinistra di Salvemini.

Per la seconda volta il centrosinistra ha conquistato la città di Lecce, da sempre roccaforte del centrodestra: Carlo Salvemini si afferma al primo turno nelle elezioni amministrative della città pugliese. Lecce nella sua storia, infatti, è rimasta fedele alla Dc prima, An poi e infine a Forza Italia. Solo in due occasioni si arrivò al ballottaggio: nel 1995, con Stefano Salvemini del centrosinistra, e nel 2017, con il figlio Carlo Salvemini. Stavolta, però, le elezioni amministrative hanno visto prevalere nettamente la sinistra.

La sconfitta del centrodestra

Il candidato Saverio Congedo, già consigliere regionale con Fratelli D’Italia, si ferma al 33,10% dei consensi a vantaggio di Carlo Salvemini che si aggiudica, invece, la tornata elettorale. Mai era accaduto, nella città di Lecce, che un candidato di centrosinistra superasse l’avversario di destra al primo turno. Possibili cause del crollo della lista di Congedo sono legate alla spaccatura all’interno del partito. L’ex sindaco Adriana Poli Bortone, infatti, ha deciso di correre da sola verso la carica di primo cittadino, sgretalondo così la classe dirigente. Stando ai risultati, l’ex senatrice dovrà ora accontentarsi di un posto nel Consiglio Comunale. Dieci anni prima Paolo Perrone, l’allora sindaco di Lecce, l’aveva espulsa dall’organo comunale.

Un vero e proprio flop per il centrodestra che si proiettava già al ballottaggio. Salvemini si è affermato nella città di Lecce con 50,87% dei voti. Nemmeno unendo i risultati di Poli Bortone e quelli di Congedo si riuscirebbe a ottenere una cifra di tale rilievo. Carlo Salvemini, presidente di una cooperativa di editoria, avrebbe trionfato anche nel caso in cui l’avversario avesse raccolto i voti ottenuti da M5s e Sinistra Comune. Un risultato davvero storico per una città da sempre roccaforte del centrodestra. Due anni fa, infine, Salvemini insieme ad Alessandro Delli Noci avevano ottenuto un numero di preferenze inferiore a quello raggiunto quest’anno dal solo Salvemini (pari a 26.909). “Abbiamo imparato che per vincere bisogna crederci davvero, organizzarsi, mettersi in cammino. La vittoria mi consegna la credibilità” ha dichiarato il neoeletto.

I presupposti dello scollamento

Nei precedenti 18 mesi di governo, il sindaco ha dovuto faticare per trovare una maggioranza per amministrare. I 17 seggi attribuiti dalla commissione elettorale, infatti, gli garantirono stabilità soltanto per 8 mesi. Salvemini, quindi, sigla un “patto di scopo” con Prima Lecce, partito guidato dal leghista Roberto Marti. Una volta sistemati i conti, però, Salvemini si dimette: nello stesso giorno abbandonano il partito anche i consiglieri di opposizione. A quel punto scatta il commissariamento e si torna al voto. “Si è chiuso un ciclo, è finita una stagione” ha commentato Congedo dopo la sconfitta.