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Roma, cinema Metropolitan diventa centro commerciale. Ma M5S si spacca

cinema metropolitan

Nuova vita (anche se meno nobile) per lo storico cinema Metropolitan di via del Corso a Roma. Non tutti i 5 Stelle sono però favorevoli al progetto.

Lo storico cinema Metropolitan di via del Corso a Roma, ormai chiuso da dieci anni, diverrà presto un centro commerciale anche se, assicura Virginia Raggi, “c’è la volontà di mantenere la sala cinematografica, per rispettarne la vocazione originaria”. Al momento della votazione, però, il MoVimento 5 Stelle sembra essere diviso, e scoppia la polemica interna.

Il progetto per il cinema Metropolitan

“Dopo quasi dieci anni poniamo fine a una situazione di degrado nella nostra città, riqualificando l’ex cinema Metropolitan di via del Corso, a pochi passi da piazza del Popolo. Con l’approvazione della relativa delibera in Assemblea Capitolina inizia un percorso per dare nuova vita a questo spazio” annuncia soddisfatta su Facebook Virginia Raggi.

Il sindaco di Roma assicura che questo percorso “porterà non solo alla riqualificazione del Metropolitan ma anche alla rinascita di due presidi culturali storici e di particolare valore architettonico: il cinema Apollo e il cinema Airone, grazie alla scelta di destinare a questi luoghi i 7 milioni di euro di oneri di urbanizzazione”.

“Il progetto promosso con la proprietà del Metropolitan punta quindi a ristrutturare lo spazio, che avrà una parte commerciale e un’altra destinata ad uffici ma con la volontà di mantenere anche la sala cinematografica, per rispettarne la vocazione originaria. – viene quindi spiegato – Allo stesso tempo, vengono restituiti alla città altri due cinema storici”. “È un’operazione unica di rilancio di luoghi di aggregazione fondamentali, che tornano a essere vivibili da parte dei cittadini” sottolinea quindi il primo cittadino.

Scoppia la polemica interna al M5S

All’interno del MoVimento 5 Stelle però non tutti sembravano essere d’accordo. Sempre su Facebook il gruppo M5S di Roma punta infatti il dito contro la consigliera Monica Montella la quale non si è presentata a voto ma la sua assenza, a differenza di quella di altri quattri pentastellati, non era giustificata.

“E’ accaduto in altre occasioni, quando la Giunta ha sottoposto all’Aula delibere di alta amministrazione ovvero quando ci sono state delibere che riguardavano l’urbanistica e il bilancio” spiega il gruppo sui social avverttendo che non tollererà più “comportamenti di questa natura”.

“La consigliera Montella ha il dovere politico di presentarsi in Aula e di prendersi le proprie responsabilità attraverso il voto, qualunque esso sia favorevole o contrario. – viene chiarito – Senza contare che non curarsi di garantire il numero legale in Aula è inaccettabile. Se la consigliera Montella non si sente più parte di questa maggioranza può liberamente fare le sue scelte”.

Monica Montella replica

Pronta la risposta della consigliera, che commentando il post scrive: “Non ho mai avuto risposta ufficiale a questa PEC (inserendo il link al documento originale, ndr). – chiarendo – Ho avvertito i consiglieri che non avrei votato a favore e se non sono andata in aula è per non mettere in difficoltà la maggioranza. Il capogruppo poteva dirmi che era necessario ugualmente andare e vota contro ma non lo ha fatto”.