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Raduno di Pontida, Salvini chiama i bambini sul palco e cita Bibbiano

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Sul palco del raduno di Pontida, Matteo Salvini chiama a raccolta i bambini facendo implicito riferimento allo scandalo degli affidi di Bibbiano.

Sul palco del raduno di Pontida, Matteo Salvini chiama a raccolta i bambini presenti facendoli salire poco prima che ci concluda la festa della Lega. L’ex ministro dell’Interno lancia così un implicito riferimento allo scandalo degli affidi di Bibbiano, simboleggiato anche dallo striscione presente sul palco che recita “Bambini strappati”. Sul palco è inoltre salita anche una bambina di nome Greta, estranea ai fatti di Bibbiano, che come viene però detto dal leader leghista “Dopo un anno è tornata a casa”. Sul finale un’ultima esortazione di Matteo Salvini, che esclama: “Mai più i bimbi come merce”.

Raduno di Pontida, Salvini chiama i bambini

A pochi minuti dalla conclusione del comizio, Matteo Salvini invita i bambini presenti nelle vicinanze a salire sul palco del raduno: “Ho visto venendo qua che ci sono dei bimbi, li invito a salire sul palco. Perché io vi chiedo di non mollare mai nel nome dei vostri figli e dei vostri nipoti. Abbiamo il dovere di lasciare una terra libera”.

Mentre i bambini prendono posto intorno al leader leghista, Salvini cita indirettamente lo scandalo degli affidi di Bibbiano, sfruttando la presenza di una bambina in particolare: “Fra i bimbi c’è anche Greta se non sbaglio, Greta è questa splendida ragazza con i capelli rossi che dopo un anno è stata restituita alla mamma. Mai più bambini rubati alle loro famiglie. Mai più bimbi rubate alle mamme e ai papà. Mai più bimbi come merce”. Mentre esclama ciò, Salvini stringe in mano un paio di scarpine da neonato, dalla forte valenza simbolica.

La dichiarazione sul finale

Come ultimo atto del suo intervento, Salvini invita il pubblico di Pontida a unirsi per quella che il segretario definisce la liberazione dell’Italia: “Io chiedo a voi che siete sul prato, nel nome di questi bimbi che sono il vostro futuro, voi avete di fianco donne e uomini che non conoscete, io vi chiedo di prendervi per mano e di alzare la mano destra nella mano sinistra. Vi chiedo che la giornata di oggi sia l’inizio di una pacifica, democratica, rivoluzionaria liberazione del nostro Paese nel nome del lavoro, della dignità, dell’orgoglio e della sicurezza. Viva la Lega, viva Pontida e viva l’Italia”.

Il caso della piccola Greta

Tuttavia, la bambina che in queste ultime ore è diventata quasi un simbolo del caso Bibbiano pare non avere niente a che fare con lo scandalo della cittadina emiliana. La rende noto per prima su Twitter la giornalista Selvaggia Lucarelli, che in un post afferma: “Mi comunica un magistrato che la bambina GRETA portata da SALVINI sul palco di Pontida NON E’ MENZIONATA NELL’ORDINANZA del GIP di Reggio Emilia riguardante il “caso Bibbiano”. Inoltre il suo caso non sarebbe stato neppure tra quelli seguiti dai Servizi Sociali della Val d’Enza”.

In effetti Matteo Salvini non ha mai esplicitamente detto che Greta fosse una dei bambini di Bibbiano, malgrado fosse stata inserita in un contesto che faceva presupporre l’esatto contrario. Un collegamento involontario dunque, condizionato dai continui riferimenti a Bibbiano fatti durante la manifestazione della Lega. La madre di Greta peraltro è una delle principali esponenti del Movimento Spontaneo Nazionale #BambiniStrappati, il cui striscione era ben visibile sul palco di Pontida.