> > Politica italiana: le notizie più importanti del 2019 tra crisi e immigrazione

Politica italiana: le notizie più importanti del 2019 tra crisi e immigrazione

le notizie di politica italiana più importanti del 2019

La crisi del governo giallo-verde, i problemi dell'attuale esecutivo, l'immigrazione: le notizie più importanti della politica italiana nel 2019.

Come ogni anno, nel momento in cui si arriva in prossimità della fine dello stesso, si iniziano a tirare le somme e a cercare di ricordare gli avvenimenti più importanti che lo hanno caratterizzato nei diversi ambiti. Cerchiamo di riassumere brevemente quali sono state le notizie di politica italiana più importanti che hanno caratterizzato il 2019.

Le notizie di politica italiana più importanti del 2019

La crisi di governo estiva

Sicuramente non possiamo non partire dall’avvenimento più importante e forse allo stesso tempo inaspettato: la crisi del governo giallo-verde. Quest’ultimo era nato grazie al famoso “contratto” stipulato tra i due leader del M5S e della Lega e che aveva fatto nascere un esecutivo per realizzare le principali riforme di cui il paese necessita.

Dopo solo 14 mesi di attività, però, all’inizio del mese di agosto, forte del crescente numero di consensi che deriva dai sondaggi, Matteo Salvini decide di staccare la spina al governo e di aprire ufficialmente la crisi; il leader della Lega spera in uno scioglimento delle Camere e nelle elezioni anticipate e raccogliere quei consensi che gli permettono di governare il paese senza alleati.

Ma ciò non avviene, in quanto dopo una lunga e travagliata trattativa tra il M5S e il PD del neo segretario Zingaretti, si procede a un accordo, avallato dalla base del MoVimento con un apposito sondaggio online, per procedere alla nascita di un nuovo governo, guidato sempre dal professor Conte. Così continua l’attività dell’esecutivo pur con notevoli punti di discontinuità rispetto al precedente; del resto, si passa da un alleato di destra per il M5S ad uno di sinistra. Il momento di maggiore rilevanza di un periodo durato quasi un mese è quello durate il quale Conte si presenta dimissionario alle Camere. Il suo vice-presidente Salvini, seduto al suo fianco, legge un discorso nel quale lo accusa di tradimento e di scarso senso delle istituzioni.

Aria di crisi tra Di Maio e Conte?

Si tratta della notizia calda del momento, avvenuta in data 3 dicembre. Dipende da una delle norme maggiormente controverse di questo nuovo governo: la norma salva-stati, che sta mettendo in forte difficoltà la tenuta del governo. Quello che è certo è che si è notata una notevole freddezza tra il capo del governo e il leader politico del M5S. Aspetto che non è passato inosservato neanche nel corso delle dichiarazioni di Conte alla Camera, dalle diverse assenze che si sono viste tra i banchi dei deputati pentastellati. Nello specifico, Di Maio non ha mai applaudito il Presidente del Consiglio durante il suo intervento e al termine dello stesso, i due non si sono salutati né stretti la mano. Nuova crisi in vista? Staremo a vedere.

La grande sfida a Salvini di Carola Rackete

Questa è stata probabilmente la storia che ha maggiormente richiamato l’opinione pubblica durante l’estate. Ha visto protagonisti da un lato l’allora Ministro dell’Interno Salvini, dall’altro il comandante della ONG tedesca Sea Watch 3 Carola Rackete. Seguendo la linea dei porti chiusi, Salvini nega alla nave tedesca di poter attraccare nel porto di Lampedusa. Impedisce così lo sbarco di 43 migranti salvati al largo delle coste libiche il 12 giugno.

Il novello Decreto Sicurezza vieta l’ingresso nelle acque territoriali italiane e l’attracco nei relativi porti italiani; Carola sosta con la nave al limite della acque territoriali chiedendo più volte di poter entrare in porto, ma sempre con esito negativo. Passano 14 giorni con 43 persone, 10 nel frattempo sono sbarcate, allo stremo. Carola, durante la notte, decide di superare il divieto e di entrare in porto, rischiando addirittura di speronare una motovedetta della Guardia di Finanza.