> > Coronavirus, Raggi: "Il 4 maggio libera circolazione? Non sarà così"

Coronavirus, Raggi: "Il 4 maggio libera circolazione? Non sarà così"

4-maggio-libera-circolazione

Sulla possibile libera circolazione a partire dal 4 maggio Virginia Raggi è cauta: "Non sarà così, lavoriamo a un piano".

L’Italia si appresta a vivere la fase 2 da coronavirus che dovrebbe partire il 4 maggio: avverrà la libera circolazione? Al momento sono diverse le ipotesi al vaglio della commissione guidata dal manager Colao per volontà di Giuseppe Conte. Intanto, c’è anche chi deve comunque fare i conti con le comunità locali come, per esempio, i sindaci. Tra i primi cittadini c’è anche Virginia Raggi, sindaco di Roma. La sua preoccupazione è che il 4 maggio – con l’inizio della fase 2 – in molti possano ritornare in strada senza le dovute precauzioni. Per questo, in quanto rappresentante di ‘Roma Capitale’, la Raggi ha annunciato che stanno lavorando a un piano ben preciso. Dunque, il 4 maggio ci sarà la libera circolazione? A sentire la prima cittadina capitolina si direbbe proprio di no.

4 maggio libera circolazione?

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ai microfoni di ‘Centocittà’ su RadioUno ha evidenziato: “Non immaginiamoci che il 4 maggio torneremo tutti in strada, non sarà così, serviranno gradualità e prudenza. Con Atac stiamo lavorando assieme alle compagnie telefoniche per ottenere, in maniera assolutamente anonima, i flussi di quanta gente si sposta e quali linee utilizza maggiormente”.

Come evidenziato dalla Raggi, nella capitale italiana si sta ragionando: “Sulla possibilità di scaglionare gli orari di ingresso durante la mattinata tra le diverse attività per non avere più la concentrazione dei flussi di traffico nello stesso momento, molte facoltà dell’università ad esempio già non iniziavano più le lezioni prima delle 11 di mattina”, ha ribadito la prima cittadina capitolina. E sui nuovi bus Atac che dovevano arrivare ad aprile: “Sono 328, ma verranno consegnati ad aprile perché l’azienda che li produce ad Avellino è rimasta chiusa a causa del coronavirus”.

Il pensiero di Roberto Speranza

Del resto, anche Roberto Speranza indica cautela in vista del prossimo 4 maggio: “Fino al 4 maggio le misure restano confermate – ha detto il Ministro della Salute – è una data che arriverà tra 3 settimane. In queste 3 settimane dobbiamo lavorare incessantemente per farci trovare il più pronti possibili per quell’appuntamento. Molto dipenderà dalle cose che metteremo in campo e dal comportamento dei cittadini”.

“Mi auguro che il Paese – ha concluso Speranza – arrivi pronto alla scadenza del 4 di maggio e che da quel momento in poi possa iniziare una fase graduale ma non sarà in un istante tornare alla vita di prima. Bisognerà iniziare una fase diversa che porti il Paese fuori da questa stagione. Ma oggi siamo ancora dentro una fase complicata. Guardare al domani è giusto, progettare il domani è doveroso ma con i piedi ben piantati nell’oggi”.