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Coronavirus, Sgarbi: "Siamo stati arrestati da incapaci"

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Sgarbi sostiene che il governo sia costituito da incapaci che non avrebbero il diritto di tenere gli italiani in arresto.

Vittorio Sgarbi è tornato a prendersela con il governo Conte e lo ha fatto battendo su quello che è il tema caldo della discussone ormai da diversi mesi: la gestione dell’emergenza coronavirus. Il noto critico d’arte aveva già nei primi giorni di lockdown affermato di fregarsene delle misure di contenimento e che in realtà il Covid-19 era stato ingigantito dall’esecutivo con misure, a suo dire, eccessive. Poi aveva chiesto la riapertura dei musei, arrivando in seguito a definire l’Italia una “dittatura di scienziati”.

Sgarbi sul coronavirus: “Arrestati da incapaci”

Le polemiche con Vittorio Sgarbi non mancano mai, e l’ultimo colpo a Conte lo ha tirato durante una sua ospitata nella trasmissione Quarta Repubblica di Nicola Porro, il programma in onda su Rete4 lunedì 4 maggio, dove, con toni durissimi, ha detto:Siamo stati arrestati da incapaci che ci hanno convinto con la paura a stare a casa. Abbiamo vissuto con terrore e ci hanno convinto che eravamo in guerra e non c’era la guerra. Dobbiamo ridare una comunicazione di verità”.

Il sindaco di Salemi non ha certo concluso qui il suo aspro attacco all’esecutivo di Conte, arrivando perfino a parlare di terrorismo mediatico innescato da chi è stato chiamato a gestire questa crisi: “Ci hanno terrorizzato e hanno limitato le nostre libertà, è il terrore questo, occorre coraggio, libertà, diritti e rispetto della Costituzione”. Parole fuori dal coro che, come spesso accade con quelle pronunciate da Sgarbi, hanno molto diviso i telespettatori.