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Coronavirus, parla Zaia: "Se perde forza vuol dire che è artificiale"

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Durante una conferenza stampa il presidente veneto Luca Zaia ha condiviso la discussa teoria secondo cui il coronavirus avrebbe origine artificiale.

Per Luca Zaia il coronavirus il presunto indebolimento della pandemia di coronavirus sarebbe correlato a un’origine artificiale del Sars-CoV-2. È quanto affermato dal presidente del Veneto durante la consueta conferenza stampa giornaliera sul bilancio dell’emergenza sanitaria nella regione. Zaia ha infatti condiviso la teoria, fortemente discussa anche negli stessi ambienti scientifici, secondo cui il coronavirus sarebbe stato creato artificialmente in laboratorio.

Coronavirus, per Zaia ha origine artificiale

Nel corso dell’aggiornamento quotidiano sull’emergenza coronavirus in Veneto, che ormai da settimane mostra un andamento decrescente dei contagi e dei decessi, il presidente Zaia ha affermato: “Posso dire una cosa che magari farà inca**are qualcuno? Se perde forza vuol dire che è artificiale. Un virus in natura non perde forza con questa velocità, se perde forza probabilmente potrebbe essere un virus artificiale. Noi notiamo che la fase del contagio è una fase meno rappresentata oggi: ci sono le temperature, c’è un virus spompato, magari se ne va definitivamente e non abbiamo neanche la recidiva autunnale”.

A un certo punto però il governatore del Veneto preferisce mettere le mani avanti, dichiarando che la sua opinione non è quella di uno scienziato. Tutto ciò nonostante egli stesso sia laureato in Scienze della Produzione Animale presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Udine: “Se volete che vi dia la mia personale opinione – ma non di scienziato – io son d’accordo con questo scienziato. Si è scritto molto su questa storia del virus che se ne va velocemente e se se ne va velocemente secondo me c’è di mezzo qualcosa di artificiale.

Il presidente Zaia sposa quindi in toto la linea del suo segretario Matteo Salvini, che nei mesi scorsi aveva più volte rilanciato l’ipotesi di un’origine artificiale del coronavirus condividendo ad esempio l’ormai noto servizio del Tgr Leonardo del 2015 in cui venivano illustrati degli esperimenti su un altro tipo di coronavirus.