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Decreto Rilancio, Gualtieri: "Coperture? Nessun problema"

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Le coperture sul Decreto Rilancio non sono un problema e il provvedimento sarà presto su Gazzetta Ufficiale: le parole di Roberto Gualtieri.

Le coperture per il Decreto Rilancio non sono un problema. Lo ha confermato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. In una lunga intervista concessa a La Repubblica, infatti, il titolare del dicastero che si occupa di Economia e Finanze ha sentenziato: “Tutto è stato definito, non ci sono problemi di copertura, si tratta solo del fisiologico lavoro tecnico che prevede la ‘bollinatura’ da parte della Ragioneria generale dello Stato. Prestissimo sarà sulla Gazzetta Ufficiale”. Per Gualtieri è indubbio che in un momento così difficile ci siano tanti dubbi da parte degli italiani: “È evidente che le legittime preoccupazioni di una situazione senza precedenti possano generare anche rabbia. Lo capiamo e per questo il governo è impegnato a sostenere imprese e famiglie, a evitare un aumento delle diseguaglianze, ad aiutare i più deboli”.

Le coperture del Decreto Rilancio

E a proposito di coperture del Decreto Rilancio, Gualtieri rispedisce al mittente tutte le accuse e le critiche: “In primo luogo non sono aiuti a pioggia, ma la volontà di non lasciare indietro nessuno in una circostanza così drammatica. È una precisa scelta politica di questo governo – che Gualtieri ammette di rivendicare – ma è anche una scelta che ha efficacia economica. E non è vero nemmeno che nel decreto non si guardi allo sviluppo. Assieme alle misure per imprese, famiglie e lavoratori ci sono quelle sulla ricapitalizzazione delle imprese, molto importanti per le piccole e medie aziende, spesso sottocapitalizzate. Ci sono gli investimenti massicci sull’efficienza energetica degli edifici e un impegno senza precedenti sull’Università, con l’assunzione di 4.000 giovani ricercatori e il più consistente stanziamento per la ricerca mai realizzato. Sono investimenti sul futuro importanti, che mostrano eccome un’idea di sviluppo del Paese”.

E a chi parla di questo provvedimento come un ‘tampone’, Gualtieri risponde: “Lo è perché se non si assorbe lo shock, salvaguardando la tenuta delle imprese e l’occupazione, l’economia non riparte. Al tempo stesso con il decreto si rilanciano gli investimenti e si introducono forti incentivi per incanalare il risparmio privato, di cui oggi l’Italia è un esportatore netto, nel sistema produttivo. Sono misure molto incisive che vanno oltre l’emergenza e che affrontano uno dei problemi strutturali del Paese”. Anche perché il dopo-Coronavirus sarà segnato da un forte debito per l’Italia: “Una politica espansiva in questa fase è necessaria e ci permetterà di mettere il debito su un sentiero discendente già dall’anno prossimo, molto meglio di quanto si fece nella scorsa crisi quando l’austerità peggiorò le cose”.

La cassa integrazione

Sulla cassa integrazione, Roberto Gualtieri specifica: “È stata erogata in queste settimane a quasi cinque milioni di lavoratori. Ma ci sono state lentezze e inefficienze soprattutto per quella in deroga. Per questo abbiamo varato una riforma radicale del sistema. Sulla liquidità la moratoria dei prestiti è stata efficace, ha riguardato finanziamenti per 233 miliardi e ne hanno beneficiato 2,2 milioni di famiglie e imprese. I prestiti alle imprese invece sono partiti con troppe lentezze. Ora i dati sono in netto miglioramento, e molti prestiti sono erogati in meno di 48 ore, ma in ancora troppi casi si richiedono adempimenti non necessari. Siamo consapevoli delle sforzo richiesto al sistema bancario, ma chiediamo a tutti di fare in fretta”.

Sul Mes ci sono le condizionalità

E sul Mes, Roberto Gualtieri si espone e precisa: “Le conclusioni dell’Eurogruppo sono chiare nel dire che l’unica condizione per accedere ai fondi del Mes è utilizzarli per coprire le spese sanitarie dirette e indirette legate al Covid e per la sua prevenzione. C’è stata parecchia confusione da parte di chi diceva che il Mes prevede comunque condizionalità. Le condizionalità ci sono, ma dopo il negoziato in Europa sono legate esclusivamente al fatto che i soldi siano utilizzati contro il coronavirus. Non ci sono altre condizioni presenti e future”.

Per Gualtieri il Mes rappresenta: “Una importante rete di sicurezza, la sua semplice esistenza rappresenta un fattore di stabilità perché è facilmente accessibile e immediatamente a disposizione in una fase in cui tutti i paesi sono chiamati a finanziarsi in modo consistente sui mercati. Un eventuale utilizzo da parte dell’Italia verrà valutato a tempo debito”.