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Dl Semplificazioni: Conte avrebbe tolto la norma sul condono edilizio

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Il Governo, che inizialmente aveva pensato all'introduzione di un condono edilizio nel Dl Semplificazioni, avrebbe tolto questa norma.

È ancora una volta bagarre politica in seno alla maggioranza del Governo Conte. Pomo della discordia, questa volta, il Dl Semplificazioni la cui bozza di testo è iniziata a circolare nella giornata del 29 giugno. E il Dl Semplificazioni, così come sarebbe impostato, non piace a nessuno: né al Pd che lamenta 48 articoli ampiamente rivedibili, né al Movimento 5 Stelle che denuncia la presenza di un presunto ‘condono edilizio’ non paventato da nessuna corrente della Maggioranza. Stando a quanto trapelato dal vertice tenutosi nella serata di martedì 30 giugno Conte avrebbe stralciato la norma che lo regola.

Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è chiarissimo e a La Stampa denuncia: “Non amo commentare le bozze, ma la mia posizione non cambia. I condoni non sono ammissibili, sono frutto di una politica vecchia e non risolvono problemi, anzi ne causano di più. Non dirò mai sì a un condono”. Il Dl Semplificazioni, dunque, sembra complicare la vita del Governo Conte: il Premier puntava a chiudere la partita già giovedì 2 luglio, ma la bagarre politica potrebbe far slittare il tutto di giorni.

Dl Semplificazioni e condono edilizio 2020

Ma cosa è previsto nel Dl Semplificazioni in merito al condono edilizio 2020? Riguarderebbe, secondo quanto evidenziato nella bozza del Decreto, tutti quei reati ritenuti di ‘lieve entità’ per abusi rientranti fino alla data dell’approvazione della nuova legge. Una misura che viene definita ‘criminogena’ da parte degli ambienti del Movimento 5 Stelle. E non sono da meno Leu e i Verdi che parlano di manovra furba ed ennesima sanatoria.



Secondo quanto riportato all’art 10 del Dl Semplificazioni (sempre nella bozza del Testo), si prevede un condono edilizio 2020 per quanto concerne abusi e accertamento di conformità.

Le sanzioni per gli abusi

Per chi ha commesso abusi edilizi di lieve entità il condono prevede, come si legge nel testo del Dl Semplificazioni, una semplice ammenda amministrativa. “Le opere che, un tempo, erano soggette a mera autorizzazione comportano, di norma (ossia fuori dai casi di presenza di vincoli) l’applicazione di una sanzione pecuniaria (commisurata al doppio del valore incrementale). Analogamente, per le sole opere non comportanti aumento di carico urbanistico né vincolate, si è prevista una prescrizione decennale della violazione amministrativa”, è quanto si legge nella bozza del Decreto.

L’accertamento di conformità

Per quanto concerne, invece, il condono in merito all’accertamento di conformità, il Dl Semplificazioni nella bozza del testo prevede: “L’accertamento di conformità non opera alcuna sanatoria retroattiva, ma si limita a riscontrare l’attuale conformità dell’opera. Conseguentemente, non estingue i reati eventualmente già commesso ed è assoggettato a una più onerosa contribuzione pecuniaria”. In passato ci aveva provato anche la Regione Sicilia. Ma la Corte Costituzionale ne bocciò il provvedimento.