> > Referendum taglio dei parlamentari: come funziona il voto per chi è in quara...

Referendum taglio dei parlamentari: come funziona il voto per chi è in quarantena

referendum voto quarantena

Il referendum sul taglio dei parlamentari si terrà domenica 20 e lunedì 21 settembre: ma come funziona il voto per chi è in quarantena?

Sarà una tornata elettorale alquanto particolare quella che si terrà domenica 20 e lunedì 21 settembre per il referendum sul taglio dei parlamentari. Gli italiani saranno chiamati alle urne con qualche mese di ritardo: a causa della pandemia da Coronavirus, infatti, il referendum confermativo è stato posticipato da marzo a settembre. Ed è proprio in concomitanza con l’emergenza sanitaria che in molti si domandano: come si può far valere il proprio diritto al voto per quei soggetti che, risultati positivi al Covid-19, si trovano in isolamento domiciliare o addirittura ricoverati? Il Governo ha dettato delle linee guida – trasmesse ai singoli enti locali – per spiegare come funziona il voto per chi è in quarantena in vista dell’importante referendum.

Referendum taglio parlamentari: voto in quarantena

Chi risulta positivo al Coronavirus può esercitare il suo diritto al voto? Risposta affermativa: tutti potranno votare in occasione del referendum per il taglio dei parlamentari. Si adotterà la prassi sul voto a domicilio: i soggetti interessati dovranno formulare domanda al sindaco del proprio Comune, in quanto carica di ufficiale giudiziario, entro un periodo che viene determinato per legge: tra il decimo e quinto giorno antecedente la data del voto (tra il 10 e il 15 settembre).

I soggetti che si trovano in quarantena ma che vogliono esprimere il proprio voto per il referendum del 20 e 21 settembre dovranno produrre la seguente documentazione: anzitutto, redarre e firmare una dichiarazione che attesti la volontà di votare presso il proprio domicilio (indicando l’indirizzo completo). In secondo luogo, bisognerà inviare il certificato rilasciato dal funzionario medico designato dalla ASL.

Attenzione, questo documento non dovrà essere anteriore al 14° giorno antecedente la votazione e dovrà attestare la positività al Coronavirus, l’obbligo di quarantena o di isolamento fiduciario. Chi è chiamato al voto, anche a domicilio, dovrà essere munito di documento di identità in corso di validità e tessera elettorale.

Come funziona il voto per i ricoverati Covid

Il voto sarà garantito anche per quelli che risultano positivi al Covid-19 e che richiedono il ricovero in strutture ospedaliere. Questi soggetti possono esercitare il proprio diritto al voto a patto che queste strutture ci sono almeno 100 posti letto: nelle strutture più piccole, invece, il voto viene raccolto in determinati seggi speciali. Anche in questa circostanza serve fare richiesta al sindaco del luogo in cui si ha la residenza. Chi è allettato può votare nella propria stanza.