> > Piano nazionale per i vaccini, come verrà sviluppato

Piano nazionale per i vaccini, come verrà sviluppato

tampone laboratorio emilia romagna

Piano nazionale per i vaccini, le proposte del gruppo d'esperti del ministero della Salute Nitag per il biennio 2020-2022.

Piano nazionale vaccini 2020-2022, cosa hanno formulato gli esperti del Nitag, il gruppo di tecnici indipendenti del ministero della Salute: operatori sanitari differenti dai medici e nuovo calendario. Vaccino per tutto il personale scolastico.

Il Piano per il biennio 2020-2022

Dell’ultima ora la notizia del nuovo Piano nazionale vaccini 2020-2022 e di una serie di novità a esso connesse. Secondo il Nitag, il gruppo di esperti indipendenti del ministero della Salute, proprio in vista della sua stesura potrebbero esserci una serie di novità utili a cambiare l’approccio alle vaccinazioni. Vittorio Demicheli, presidente del Nitag, ha difatti spiegato le novità al Quotidiano Sanità che permetterebbero di cambiare l’approccio alla procedura: dal possibile allargamento ad altre professioni per effettuare le vaccinazioni, passando per l’invio ai pediatri della lista dei pazienti assistiti che non si sono vaccinati. “Il nostro obiettivo dev’essere quello di avere un piano che offra gli strumenti e le indicazioni concrete alle strutture e agli operatori per raggiungere veramente le coperture vaccinali che rappresentano il vero obiettivo”, ha spiegato Demicheli, per il quale il calendario vaccinale dovrebbe essere slegato dal Piano, in modo tale da tenere un percorso distinto per poter essere adeguato “alla situazione epidemiologica o per adattarlo all’uso di prodotti vaccinali con nuove indicazioni autorizzate dalle competenti autorità”. Un’altra novità, che potrebbe invece riguardare i medici, prevede un ipotetico invio ai pediatri – almeno una volta l’anno – dell’elenco dei loro assistiti che non hanno aderito all’offerta vaccinale, incentivando così il ricorso al vaccino attraverso campagne comunicative.

La somministrazione dei vaccini

Altra novità importante riguarda la somministrazione dei vaccini, che potrebbe essere effettuata anche da altri operatori oltre i medici. Secondo il Nitag, infatti, “è opportuno non riservare a specifiche discipline o figure professionali i tanti ruoli e responsabilità utili a conferire efficacia all’offerta vaccinale”. Si punta dunque a coinvolgere anche altre figure operanti nella rete dei servizi sanitari e sociosanitari, come infermieri e ostetriche, ma solo “se formate con esperienza sul campo, possiedono la competenza necessarie per eseguire le vaccinazioni nel rispetto di idonee procedure operative”. Un altro aspetto, infine, riguarda la comunicazione, dove urge combattere le fake news e le comunicazioni che disincentivano le vaccinazioni. Il consiglio del Nitag è quello di vaccinare tutti i lavoratori della scuola, soprattutto per proteggere quella parte di studenti che non può vaccinarsi ed è quindi considerata fragile.