> > Salvini toglie la mascherina in Parlamento per contestare il dpcm

Salvini toglie la mascherina in Parlamento per contestare il dpcm

Salvini toglie mascherina Parlamento

Salvini attacca ancora Conte e toglie la mascherina in Parlamento malgrado il divieto.

Continua il dissenso delle forze d’opposizione al nuovo dpcm varato per cercare di contenere l’emergenza coronavirus. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, si schiera fortemente contro le scelte adottate e, nel pomeriggio di ieri, ha fortemente attaccato il presidente Conte dai banchi del Senato compiendo un gesto di sicuro non casuale, si è tolto la mascherina in Parlamento, malgrado l’obbligo a tenerla anche durante gli interventi.

Salvini toglie la mascherina in Parlamento

Conte ieri, 27 ottobre, ha tenuto un conferenza stampa dopo il Coniglio dei ministri che ha approvato il dl Ristori. La cosa non è stata presa bene da Salvini che ne ha chiesto la presenza in aula: “Mentre noi siamo qua a votare – ha detto il leader del Carroccio – il presidente del Consiglio è in televisione: non è normale. Vi domando se ritenete normale che mentre il Senato e la Camera stanno lavorando, il presidente del Consiglio si faccia gli affari suoi in televisione. Non è accettabile”.

Poi dalle parole Salvini è passato ai fatti togliendosi platealmente la mascherina in segno di protesta. Nelle aule del Parlamento il regolamento impone che si indossi sempre il dispositivo di protezione. Il leghista la toglie per ribadire più fortemente la sua accusa e anche perchè sa benissimo che il gesto non passerà inosservato. È il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ad interromperlo per chiedergli di indossarla nuovamente. Non è normale, è un insulto a milioni di famiglie, a milioni di lavoratori. Io mi metto la mascherina – ha aggiunto il leader leghista – ma voi vi dovreste mettere la maschera per vergognarvi di coprire una situazione surreale. C’è l’Italia con il fiato sospeso, tassisti, commercianti, lavoratori della cultura e dello spettacolo. Noi siamo qua a votare. E Conte non è in Senato, non è alla Camera ma è in televisione, senza Casalino perché è a casa. Non è accettabile”. Ricordiamo che il passaggio di Conte in Parlamento è previsto da diversi giorni per giovedì 27 ottobre e che il portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, è a casa perchè positivo al covid.

Sullo sfondo della polemica di tutto il centrodestra c’è anche la ritenuta non urgenza di votare al Senato per i regolamenti europei e alla Camera per la legge sulla omotransfobia.