Matteo Salvini viene bacchettato dal conduttore di Dimartedì Floris ricordandogli che la mascherina va indossata in pubblico, soprattutto quando non si possono mantenere le distanze di sicurezza. Distanze di sicurezza non rispettate durante i flash mob del centrodestra il 2 giugno.
Matteo Salvini “bacchettato” per la mascherina
Durante una puntata di Dimartedì condotto da Giovanni Floris si è tornato a parlare del flash mob organizzato dal centrodestra il 2 giugno. In particolare, delle distanze di sicurezza saltate e dell’uso incostante della mascherina. Lo stesso leader del Carroccio è stato beccato a togliersela più volte mentre parlava con le persone.
Quelle scene hanno scatenato una serie di polemiche per le quali Salvini non trovava spiegazione. L’ex ministro chiedeva se avesse dovuto tenere la mascherina mentre parlava con una signora ed è toccato a Floris ricordargli che “se non è a un metro e mezzo” si, bisogna indossarla.
Questo è il leader del primo partito italiano, ex ministro dell’Interno, futuro candidato premier, dopo tre mesi di pandemia globale.
“Posso abbassarmi la mascherina mentre parlo con una signora o no?!”
Addio.
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— nonleggerlo (@nonleggerlo) June 9, 2020
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Il flash mob del centrodestra
Le manifestazioni in tutta Italia del centrodestra del 2 giugno dovevano essere simboliche e silenziose ma si sono trasformate in una gogna mediatica dove al centro della polemica ci sono i politici. In particolare Matteo Salvini che senza mascherina ha dichiarato: “Ce l’ho, ma gli esperti dicono che il virus sta morendo”. Con lui a protestare anche Giorgia Meloni ed Antonio Tajani.
Persone ovunque, regole non rispettate al tal punto che è la stessa scorta di Salvini a chiamare la centrale per segnalare la solita calca, anche in pieno coronavirus.