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Sgarbi: "Nella Repubblica del Sutristan, i dpcm non valgono"

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La Repubblica del Sutristan con Sgarbi presidente viola il dpcm e lascia aperti i ristoranti.

Il sindaco di Sutri e parlamentare italiano Vittorio Sgarbi sfida il governo e i suoi dpcm a colpi di provocazioni e scene plateali i cui teatri sono spesso i social network. Nell’ultima foto pubblicata su Facebook, il critico d’arte si fa immortalare mentre è al tavolo a cena con altre 7 persone, tutti vicini, senza mascherina e in un ristorante ben oltre l’orario di chiusura al pubblico previsto dal dpcm per contenere la diffusione del coronavirus in Italia. Ad ammetterlo è lo stesso Sgarbi che sfrutta il proprio ruolo di sindaco di Sutri per autoproclamare una Repubblica indipendente di cui lui, neanche a dirlo, è il presidente. Nell’autoproclamata Repubblica del Sutristan – scrive Sgarbi – i Dpcm di Conte non hanno alcuna efficacia. Per questo al ristorante “Da Giuseppi” ( inaugurato proprio oggi) si cena ben oltre la mezzanotte…”.

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Una provocazione in piena regola quella del sindaco di Sutri che ha tra l’altro firmato un’ordinanza in deroga al dpcm che permette ai ristoranti di restare aperti fino alle 22 e a bar e pasticcerie fino alle 20. Peccato che l’ordinanza non abbia nessun valore in quanto è fatto espresso riferimento nel dpcm che gli enti locali, e dunque anche i comuni, non possano adottare delle misure meno restrittive rispetto a quelle del governo salvo intesa con il ministero della Salute che, però, non ha in tal senso autorizzato nessuna concessione.

Il pericolo della provocazione di Sgarbi è che possa crearsi confusione tra i cittadini nella comprensione dei comportamenti da seguire, già di suo non sempre di facilissima intuizione. Inoltre, essendo l’ordinanza comunale non valida, gli esercenti aperti potrebbero essere sottoposti a controlli e conseguenti sanzioni.