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Speranza presenta il piano vaccini: "Sarà gratuito per tutti"

Piano vaccini speranza senato

Prime dosi da gennaio, priorità agli operatori sanitari, iniezione gratuita per tutti: il piano vaccini illustrato da Speranza in Senato.

Il ministro Speranza è intervenuto in Senato per presentare il piano vaccini: ha annunciato che dall’Agenzia europea del farmaco e dalla Food and Drug Administration non è ancora giunta alcuna autorizzazione, che le prime dosi arriveranno in Italia a gennaio e che saranno gratis per tutti.

Speranza presenta il piano vaccini in Senato

Siamo stati i primi, insieme a Germania, Francia e Olanda a costruire un’alleanza sui vaccini“, ha sottolineato il titolare della Salute. A differenza di quanto avviene di solito, vale a dire che le singole regioni acquistano i vaccini in autonomia, questa volta l’acquisto dell’antidoto sarà centralizzato e gestito a livello governativo.

Ma soprattutto sarà gratuito per tutti gli italiani. Queste infatti le parole di Speranza: “Il vaccino è un bene comune, un diritto che va assicurato a tutte le persone indipendentemente dal reddito e dal territorio sul quale ciascuno vive o lavora“. La campagna di vaccinazione, ha continuato, sarà una delle più imponenti e dovrà diventare l’obiettivo dei prossimi mesi. Una sfida su cui seve un grande patto di coesione.

Le prime categorie da vaccinare

Ha poi elencato le categorie che riceveranno per prime il vaccino. I primi in assoluto saranno gli operatori sanitari e socio-sanitari maggiormente esposti al rischio contagio. Poi sarà la volta gli ospiti e il personale delle rsa. La terza fascia prioritaria sarà quella degli anziani e di coloro che presentano malattie croniche. La vaccinazione avverrà nei consueti centri vaccinali ma vi saranno anche siti ospedalieri e unità mobili per chi non ha modo di raggiungerli. Per somministrarli si coinvolgeranno sia professionalità esistenti nel paese sia gli specializzandi. “Migliaia di iscritti alle scuole di specializzazione parteciperanno alla campagna vaccinale“, ha infatti spiegato.

Speranza ha inoltre fornito una deadline sull’approvazione dei due vaccini con efficacia più alta da parte dall’Agenzia europea del Farmaco. In particolare il 20 dicembre si pronuncerà sull’antidoto della Pfizer, già approvato per la prima volta dal Regno Unito che inizierà le vaccinazioni da settimana prossima, e il 12 gennaio su quello di Moderna.

L’Esercito aiuterà a distribuire il vaccino

Il titolare della Salute ha anche annunciato che i vaccini saranno distribuiti coinvolgendo le forze armate. Per i vaccini che necessitano della catena del freddo standard ci sarà poi un sito nazionale di stoccaggio e siti territoriali, mentre quelli con catena del freddo estrema saranno consegnati da aziende presso trecento punti vaccinali.

Speranza sul dpcm

Il ministro ha poi anticipato le priorità del prossimo decreto che il governo si appresta a varare Esse sono da una parte il mantenimento della classificazione delle regioni per scenario di rischio e dall’altra il rinforzo delle limitazioni previste. “Vanno limitati il più possibile i contatti non indispensabili tra le persone. Nei giorni 25 e 26 dicembre, e 1 gennaio stop a spostamenti anche tra Comuni“.

Le restrizioni, ha continuato, si rendono necessarie a causa delle gravi difficoltà che permangono: “Siamo in presenza di una sostenuta circolazione del virus che rende difficile il tracciamento dei contatti, e siamo in presenza di una forte pressione dei risultati. C’è bisogno di altre settimane di sacrifici“. Anche perché se si abbassa la guardia la terza ondata è dietro l’angolo: “Sappiamo la facilità con cui il virus può uscire dal nostro controllo“.