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Borghi contro Conte: "Siete come chi lascia casa dopo aver defecato nella stanza"

claudio borghi

Il deputato della Lega Claudio Borghi si è scagliato contro Conte e il governo paragonandoli a chi lascia una casa occupata dopo averla distrutta.

Dibattito infuocato questo pomeriggio alla Camera dei Deputati durante le dichiarazioni di voto relative alla fiducia al governo, con il parlamentare della Lega Claudio Borghi che ha paragonato il premier e l’esecutivo a chi lascia una casa occupata dopo averla distrutta e aver defecato al centro della stanza. Frasi che hanno scatenato mormorii all’interno dell’Aula e che sono costate al deputato un rimprovero da parte del presidente Roberto Fico.

Borghi contro il governo alla Camera

Il deputato leghista ha iniziato il suo intervento criticando ferocemente la gestione della pandemia da parte dell’esecutivo e le sue ricadute sull’economia italiana: “Al di la di sentire un discorso che sembrava di avere qua il senato romano ai tempi di Augusto, ma vi state guardando? Ma vi rendete conto di chi siete, di chi ha di fianco? Ma non ce n’è uno che si salva e voi credete di pensare di aver portato il Paese a chissà che risultati, ve lo dico io a che risultati avete portato, i dati sono qui. Meno dieci percento di Pil quest’anno.

Da qui è arrivata la stoccata al governo al suo presidente: “E sa cos’avremo per il futuro? Perché io so lei quando se ne andrà, lei se ne andrà quando si sarà reso conto che la montagna di guano che è stata accumulata e che avete messo sotto il tappeto sarà così enorme da non potersi nascondere. E allora ve ne andrete, ve ne andrete come chi lascia la casa occupata, con tutto distrutto dopo aver defecato al centro della stanza.

Dopo essere stato richiamato dal presidente Fico, Borghi ha quindi concluso il suo intervento con alcuni dati relativi alle conseguenze dell’epidemia: Ci sono 130 miliardi di garanzie di imprese che falliranno, e queste andranno a deficit. Ci sono un numero imprecisato di crediti d’imposta e saranno minori entrate per il futuro. C’è il patrimonio destinato che appena funzionerà sarà debito. Ci sono trenta milioni di cartelle esattoriali spostate avanti di secondo in secondo che arriveranno sulla testa della gente, e quando loro avranno pensato di avere mangiato e speso tutto quello che potevano spendere se ne andranno lasciando a chi verrà dopo queste cartelle. Lei non ha la fiducia ma la compassione da parte della Lega per quello che sta facendo”.