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Covid, Speranza: “Una sfida non facile, dobbiamo essere ottimisti”

Covid Speranza Umbria

Il Ministro della Salute Roberto Speranza si è recato in Umbria per fare il punto sulla difficile situazione: “Una sfida non facile”.

La situazione in Umbria sta diventando sempre più complessa a causa del continuo aumento dei contagi che ha portato l’instaurazione della zona rossa a Perugia fino al prossimo 21 febbraio. Una situazione critica che ha portato il Ministro della Salute Roberto Speranza nella regione umbra dove ha tenuto nel pomeriggio del 16 febbraio una serie di incontri con le autorità sanitarie nonché i rappresentanti delle regioni e dell’università e non ultimo la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei con la quale ha definito molti punti importanti relativi alla situazione pandemica della Regione. “Abbiamo gli strumenti per poter fronteggiare questo virus e per vincere questa battaglia”, ha dichiarato Speranza.

Covid, Speranza si reca in Umbria

“Dobbiamo monitorare con grande attenzione quanto sta accadendo in Umbria qui le varianti hanno condizionato la curva del contagio prima che altrove”. Queste le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza si è recato nel pomeriggio del 16 febbraio in Umbria dove ha incontrato la Presidente della Regione Donatella Tesei al fine di discutere sulla situazione critica che sta vivendo la regione in queste ultime settimane.

Il Ministro della Salute ha poi dichiarato come nonostante tutto, bisogna affrontare la situazione con ottimismo: “Abbiamo gli strumenti per poter fronteggiare questo virus e per vincere questa battaglia. Sono convinto che insieme potremo giocare questa partita a testa alta, provare a contenere il virus e finalmente tornare ad una vita diversa”. Infine Speranza non ha mancato di mettere in luce quanto sia cruciale analizzare con attenzione quanto accade al fine di “valutare l’impatto delle necessarie misure assunte. Il Governo è vicino a tutta la comunità regionale. Ora grazie al bando della protezione civile arriveranno presto altri medici, infermieri e oss per rafforzare la risposta all’emergenza in atto”.