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Renzi all'assemblea di Italia Viva: "Svolta con Letta"

Renzi

Nel corso del quarto appuntamento assembleare di Italia Viva Renzi, parlando di Draghi, ha detto: "Con lui ha perso il populismo".

Matteo Renzi ha partecipato alla quarto appuntamento assembleare di Italia Viva, svoltasi questa volta online. Il leader del partito ha parlato di una “svolta” con Enrico Letta nel PD, affermando che per quanto riguarda il riformismo servono i fatti. Renzi, pur riconoscendo la precisata svolta simboleggiata dall’avvento di Letta, ha precisato che non possono esserci alleanze con sovranisti e populisti. Rivolgendosi poi ai tre parlamentari che, secondo Repubblica, vorrebbero tornare nel PD (Camillo D’Alessandro, Eugenio Comincini e Leonardo Grimani) ha affermato che chi vuole andare può farlo.

Renzi all’assemblea di Italia Viva

Matteo Renzi ha partecipato al quarto appuntamento con l’assemblea di Italia Viva. Il segretario del partito ha dichiarato: “Il Pd guidato da Enrico Letta rappresenta oggettivamente una svolta rispetto all’epoca di Zingaretti”, ma per la primavera del riformismo è necessario passare “dalle parole ai fatti”. Ha chiarito, inoltre, che Italia Viva non si candiderà mai in compagnia dei sovranisti e dei populisti: “Noi non vogliamo andare alle elezioni con i sovranisti e non lo faremo. E non vogliamo candidare le nostra esperienze con i populisti e non ci candideremo con i populisti”.

Si è rivolto ai tre fuoriusciti

Rivolgendosi al deputato Camillo D’Alessandro e ai due senatori Leonardo Grimani ed Eugenio Comincini, Matteo Renzi ha affermato: “Chi vuole andare vada, lo saluteremo con un abbraccio. Da noi non ci sono lucchetti”. Spazio anche per qualche considerazione su Mario Draghi, su cui ha affermato: “In Italia ha vinto la politica e ha perso il populismo. L’arrivo di Draghi è la sconfitta del populismo”. Ce n’è stato anche per Rocco Casalino. Sull’ex portavoce di Conte, il leader di Italia Viva ha detto: “Non ho nostalgia di quando Casalino dettava la linea con le sue veline, lui che ha fatto dell’aggressione verso gli avversari politici una cifra della comunicazione”.