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Ponte Morandi: protesta degli sfollati: "Rispettateci"

Ponte Morandi: protesta degli sfollati: "Rispettateci"

Un gruppo di sfollati del ponte Morandi si è presentatoi al Consiglio regionale. I manifestanti: "Ci siamo noi prima". Scontro Toti-Di Maio.

“Ci siamo prima noi delle imprese”. Almeno 50 persone si sono presentate alle tribune del Consiglio regionale. La manifestazione si è scatenata al termine dell’intervento del presidente Giovanni Toti. Un solo slogan ripetono in coro: rispetto. I cittadini di Genova costretti a lasciare le proprie case per colpa del ponte Morandi fanno sentire la loro voce. Sono stanchi, amareggiati, spaventati all’idea di essere dimenticati o messi in secondo piano rispetto alle imprese, Autostrade in primis.

La protesta

Proprio l’azienda di Benetton non si occuperà della ricostruzione del ponte Morandi, ma soltanto della sua demolizione. Ai cittadini questo non interessa, proclamando il loro diritto di essere garantiti loro prima di qualsiasi altra cosa: “Veniamo prima noi della viabilità, ci siamo prima noi, vogliamo la casa!”. La tensione è alle stelle e l’unico che riesce a calmare i manifestanti e il loro primo cittadino, il sindaco di Genova Marco Bucci: “Vi capisco, ma dobbiamo cercare di lavorare insieme. Dal 14 agosto dormo 4 ore per notte per affrontare l’emergenza. Genova non si è mai fermata, non ha mai dimostrato di essere in ginocchio, una cosa di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi, nessuno è stato lasciato solo dalle istituzioni”. A tranquillizzare ancora di più la folla, l’annuncio che la consegna delle case agli sfollati potrebbe arrivare entro la fine di settembre 2018, un mese prima rispetto a quanto preventivato all’inizio.

Scontro Toti-Di Maio

Parole di fuoco, ma pur sempre in linea di sicurezza tra il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Luigi Di Maio e il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti. Ad aprire la schermaglia, una affermazione del politico pentastellato, che da Napoli ha dichiarato: “Non si può lasciare la gente in Italia in balia delle elemosine di Autostrade“. Un’affermazione che non ha tollerato il forzista Toti, che ha risposto per le rime al vicepremier: “Caro Luigi Di Maio, ma a Genova ci sei pure venuto, come fai a dire queste cose? Le famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case stanno tutte avendo un alloggio pubblico. E a tempo di record, grazie a Comune e Regione. I soldi che ricevono sono quelli decisi dal Governo, quindi da Di Maio stesso”. La schermaglia sembra essersi spenta con il botta risposta. Mentre Toti e Di Maio duellano a colpi di tweet e dichiarazioni, a rispondere effettivamente agli sfollati è stato il loro stesso sindaco.