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Pride Torino, scese in piazza almeno 15mila persone: presente anche il sindaco Lo Russo

Pride Torino

A Torino si è svolto nella giornata del 17 giugno il Pride e tra i manifestanti c'era anche Alessandro Cecchi Paone.

Dopo Roma anche a Torino migliaia di manifestanti sono scesi in strada. Tra i presenti c’era anche l’ex naufrago e conduttore televisivo, Alessandro Cecchi Paone e con lui il suo compagno Simone. Stando a quanto riporta Tgcom 24, i partecipanti al Pride del capoluogo piemontese erano, all’inizio, almeno 15.000. Si tratterebbe di un numero che – ha reso noto il coordinatore del Pride, Giusta è via via aumentato: “Siamo più di 100mila”, ha spiegato.

Pride Torino, i carri e gli slogan contro Giorgia Meloni

Alla manifestazione hanno preso parte una ventina di carri, tra i quali sono spiccati quello di Arcigay o ancora quello del centralino club. Parallelamente erano molti gli slogan e gli striscioni mostrati durante la marcia: “Tacchi rotti eppur bisogna andar. Torino Pride 2023 orfani di diritti”, recita quello d’apertura. C’era infine chi ha mandato un messaggio, seppur ironico alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Tranquilla Giorgia, mi piacciono solo le more”.

Lo Russo: “Le tante persone che sfilano lanciano un messaggio forte”

Nel frattempo il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, con un lungo post sui social ha dichiarato:

“Sul tema dei diritti, Torino vuole essere un punto di riferimento, una città e una comunità che decide di lottare perché ogni persona possa essere ugualmente tutelata, sostenuta, protetta.

Il Pride, che anche quest’anno supportiamo con il patrocinio della Città di Torino e della Città Metropolitana è un momento in cui è fondamentale esserci, occasione per ritrovarsi e riunirsi in nome della lotta per quei diritti condivisi, ribadendone l’importanza.

Siamo davvero contenti del fatto che il Coordinamento Torino Pride abbia deciso di far partire il corteo da Aurora, una scelta fortemente simbolica, che mette al centro una zona della nostra città su cui puntiamo molto. Siamo convinti che la dimensione dei diritti civili e quella dei diritti sociali siano profondamente collegate.

Le tantissime persone che sfilano oggi lanciano un messaggio forte, e dimostrano che Torino vuole diventare sempre di più una città per tutti i diritti, sociali e civili: vogliamo ricucire le fratture della nostra comunità, abbattere le diseguaglianze e diffondere una vera cultura della tolleranza e dell’inclusione. Lottare per garantire diritti a chi ancora non è tutelato non significa toglierli ad altri, significa farsi interpreti dei bisogni di tutte e tutti, non solo di qualcuno. Quella per i diritti è una battaglia che sosteniamo con forza ogni giorno: dobbiamo fare la nostra parte per costruire un’Europa senza discriminazioni, una comunità aperta e inclusiva, per tutte e tutti”.