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Treviso, sovrapprezzo per l'uso del Pos: cliente aggredisce barista

Cliente aggredisce barista a Treviso

Dopo aver letto di dover pagare un sovrapprezzo per l'uso del Pos, un cliente ha aggredito la barista.

Dopo aver scoperto di dover pagare un sovrapprezzo per l’uso del Pos, un cliente di un bar in provincia di Treviso si è infuriato e ha aggredito la barista.

Provincia di Treviso, sovrapprezzo per il Pos in un bar: cliente aggredisce la barista

Dopo aver letto di dover pagare un sovrapprezzo per l’uso del Pos si è infuriato e ha aggredito la barista, prendendola per il collo. Il fatto è accaduto a Cornuda, in provincia di Treviso, nel pomeriggio di giovedì 24 agosto nel locale Dam Bar di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, come riportato da Il Gazzettino. Dopo aver terminato la consumazione, il cliente di 30 anni si è recato alla cassa per pagare e avrebbe deciso di farlo con il Pos. In quel momento si sarebbe accorto che sulla ricevuta era stato aggiunto un sovrapprezzo per aver scelto di non pagare in contanti. La cifra non è stata resa nota, ma il cliente ha perso la pazienza e si sarebbe avventato sulla barista, prendendola per il collo. Alcuni clienti sono intervenuti per fermarlo. La vittima dell’aggressione è stata portata in ospedale per gli accertamenti e nel bar sono intervenute le forze dell’ordine.

Estate 2023: il fenomeno degli “scontrini pazzi”

Potrebbe trattarsi dell’ennesimo caso di quello che è stato definito come il fenomeno degli “scontrini pazzi“, diffuso durante l’estate 2023. Diversi locali in Italia hanno aggiunto sugli scontrini dei sovrapprezzi per servizi di vario tipo. Molti clienti in questi mesi hanno diffuso le immagini di scontrini che hanno fatto scalpore, come il turista a cui è stato chiesto di pagare 2 euro in più per il taglio di un toast in un bar sul Lago di Como, o il locale di Ostia che ha aggiunto 10 centesimi al costo di un cappuccino per aver tolto la schiuma e aggiunto più latte, oppure l’euro che ha dovuto pagare una donna a Lecce per aver diviso in due una crepe, o addirittura il sovrapprezzo ad una mamma che ha chiesto un piatto in più per far assaggiare alla figlia il pesto ligure.