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Quirinale, anche i grandi elettori positivi potranno votare: sì agli odg "salva positivi"

Camera dei Deputati

La questione del voto al Quirinale potrebbe supera l'ostacolo Covid. Si dovrà studiare bene una strategia che permetterà ai positivi di votare

Il Covid non fermerà l’elezione del prossimo inquilino del Quirinale. Quasi sicuramente si troverà il modo di far votare anche coloro che sono positivi dato che si tratta di una partita troppo importante per non essere giocata.

Quirinale, anche i positivi potranno votare

I due ordini del giorno “salva positivi” sono stati presentati dai deputati Paolo Barelli di Forza Italia e Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia. I due deputati, hanno proposto di “garantire ogni forma di collaborazione per permettere a tutti i 1.009 delegati di partecipare al voto, in raccordo con le altre istituzioni”. In tal modo, si eliminerebbe qualsiasi forma di impedimento alla votazione per il prossimo Presidente della Repubblica.

La conquista del Quirinale passa da una battaglia combattuta ad armi pari

Ovviamente, tale proposta non poteva che essere avanzata dal centrodestra. Per l’ala conservatrice la posta in gioco è troppo alta, dato che, per la prima volta, la destra potrebbe arrivare anche al Quirinale. Al centrosinistra non dispiacerebbe invece un Mattarella bis. Eppure, questa partita, destra e sinistra vogliono giocarsela con correttezza e ad armi pari. Come si apprende dal Corriere della Sera Gli ordini del giorno, infatti, sono stati approvati con 349 voti a favore, 4 no e 20 astensioni. I 4 no sono di alcuni ex deputati del Movimento 5 Stelle, passati ad Alternativa

Come faranno i positivi a votare per il Quirinale? Si dovranno studiare dei piani

Allo stato dei fatti, bisognerà pensare bene a come fare, in quanto, chi è positivo al Covid-19 non può lasciare per nessuna ragione il luogo dove si trova in isolamento. Alla Camera dei Deputati, a fare le veci del governo, era presente anche il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Costa non ha espresso nessun parere, lasciando decidere liberamente i deputati. Sebbene sia passato l’ordine del giorno, dovrà essere chi di competenza a trasformarlo in realtà.