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Raccolta firme per non abbattere il glicine storico a Milano: c'è anche Giovanni Storti

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Il glicine storico ed i quattro tigli innescano una raccolta firme tra cui spicca anche quella di Giovanni Storti

Tutto dipenderebbe dalla necessità di edificare una struttura da adibire a museo ma è in atto una raccolta firme per non abbattere il glicine storico a Milano e fra quelle spicca anche la firma di Giovanni Storti. Il comico del trio Aldo Giovanni e Giacomo è notoriamente un amante della natura ed è tra i 50mila firmatari che si oppongono alla decisione del comune su quello di piazza Baiamonti.

Raccolta firme e glicine storico, c’è anche Giovanni Storti

Lo scopo è salvare lo splendido glicine di piazzale Baiamonti e l’appello social su Instagram di Giovanni Storti per salvare il glicine e i tigli dei giardini Lea Garofalo è arrivato senza remore. Nel video il comico si rivolge direttamente al sindaco Beppe Sala e alla Giunta e chiede che “i 50mila cittadini che hanno firmato la petizione per salvare queste sue storiche bellezze milanesi vengano ascoltati”. Sono in dirittura di arrivo infatti le procedure di inizio lavoro per la costruzione di un nuovo palazzo che ospiterà il museo della Resistenza e purtroppo in progetto l’edificio occuperà il terreno dove per decenni vi è stato un distributore di benzina.

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La pianta monumentale di inizio ‘900 ed i tigli

Però si prevede anche che l’area di cantiere interessi lo spazio esterno del Circolo Combattenti e Reduci, che ospita una pianta di glicine monumentale. Quella piante venne messa a dimora nei primi decenni del secolo scorso e l’intervento potrebbe portare all’abbattimento anche di quattro tigli che da decenni crescono nel giardino comunitario Lea Garofalo, adiacente al Circolo.